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Crisi governo, Draghi al Senato: news di oggi - Live

20 luglio 2022 | 09.57
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11.34 - "Consigliamo ai politici europei di cercare le cause delle loro crisi interne nei loro errori e nella mancanza di professionalità, le cui conseguenze sociali ed economiche sono sempre più avvertite dai cittadini comuni dei Paesi dell'Ue", ha sostenuto Zakharova.

Secondo la portavoce, Di Maio continua a cercare le cause esterne dei problemi politici interni dell'Italia. "Noi stessi siamo sbalorditi dalla potenza della diplomazia russa, stando a quanto suggeriscono i media italiani. Si scopre che i nostri ambasciatori possono cambiare i governi con un paio di chiamate", ha sottolineato.

11.30 - "Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd. Sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d’Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito". Lo scrive Giorgia Meloni sui social.

11.28 - "Ho letto l'intervista della collega Marianna Madia su Repubblica e la trovo molto convincente". Così il senatore Pd Andrea Marcucci su twitter commenta l'intervista in cui la deputata dichiara la distanza culturale con il M5S, che ha provocato la presa di distanza della segreteria dem.

11.27 - "Parole chiare, nette, senza nessuna retorica da parte di Mario Draghi. L'evidenza dei risultati raggiunti da questo governo, fortemente voluto da noi, difeso dagli italiani, contro i chiacchiericci pretestuosi dei populisti. Ora vedremo cosa avranno il coraggio di dire e fare loro". Lo scrive sui social il presidente di Iv, Ettore Rosato.

11.14 - Al via la discussione generale in Senato, dopo le comunicazioni di Mario Draghi sulla crisi di governo. Ad aprire la seduta il presidente Elisabetta Casellati, che ha fatto sapere che le eventuali risoluzioni devono essere presentate entro la fine della discussione generale, che avrà la durata di 5 ore e trenta. Ora sono iniziate gli interventi, una quarantina, prima delle dichiarazioni di voto.

11.07 - "Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, commentando le parole del premier Mario Draghi in Aula al Senato.

11.03 - “Dal primo istante abbiamo detto che avremmo votato la fiducia a Mario Draghi, oggi dopo aver sentito il discorso del premier la voteremo orgogliosamente! Il progetto di modernizzazione dell’Italia tracciato dal Presidente del Consiglio si contrappone in modo netto alla fuga dalla responsabilità del dibattito politico di queste ore. Il Governo vada avanti deciso, il nostro compito invece è quello di lavorare per cambiare la politica e ridare al Paese progetti e una classe dirigente all’altezza. Ricreazione finita: governare vuol dire decidere e fare per l'Italia e gli italiani! Noi ci siamo”. Lo scrive su Facebook il presidente della Liguria e di Italia al Centro, Giovanni Toti.

11.02 - "Questo sistema è arrivato al punto che un presidente del Consiglio non è più libero nemmeno di dare le dimissioni". Lo ha detto al Tg3 il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, commentando a caldo il discorso del presidente del consiglio Mario Draghi al Senato. "Sono riusciti, con la forza di questo sistema, a costringerlo a fare marcia indietro - spiega - farà marcia indietro lui, che voleva, e tutti sanno, vuole, dimettersi, faranno marcia indietro alcuni partiti che dicevano: 'mai più', e invece staranno ancora accucciati". I toni di Draghi? "Sono toni: 'così è se vi piace, se non vi piace fatti vostri'. Una sorta di dito nell'occhio ma con garbo", risponde La Russa.

11.01 - 'Dipende da cosa deciderà il Movimento...''. Davide Crippa viene intercettato al ristorante di Montecitorio dopo un breve e a tratti animato colloquio con il presidente della Camera Roberto Fico, durato circa cinque minuti. Il presidente dei deputati M5S risponde così quando gli chiedono se sarà lui domani, in aula alla Camera, a fare le dichiarazioni di voto sulle comunicazioni fiduciaria di Mario Draghi. Crippa dribbla la domanda sui temi al centro del vis a vis con Fico. Poi, interpellato su cosa deciderà di fare il Movimento Crippa taglia corto: ''Vediamo quale sarà la posizione di Conte''.

11 - C'è attesa per la reazione di Giuseppe Conte alle parole del premier Mario Draghi. Il leader M5S ha seguito l'intervento del presidente del Consiglio negli uffici pentastellati a Palazzo Madama e in questo momento è riunito con i suoi fedelissimi.

10.59 - “Sono ammirato da Draghi, ha fatto il discorso giusto, ha detto quello che serve, non una fiducia di facciata. Ora ciascuno si assuma la responsabilità. Basta a questo assurdo giochino e alla fiction. Ora la palla e’ nelle mani dei partiti”, ha aggiunto io leader di Iv.

10.54 - Lega in stand-by, dopo il discorso di Mario Draghi. Non è passato inosservato il non-applauso dei salviniani al termine dell'intervento del presidente del Consiglio. Nessuno dei senatori del Carroccio vuole per ora esprimersi. "Lasciamo parlare il leader", taglia corto un esponenti di governo leghista a chi chiede lumi sulla valutazione del discorso del premier, appena terminato. Nel frattempo, anche per evitare uscite in ordine sparso, Matteo Salvini ha convocato una riunione lampo al Senato. Con lui senatori, ministri e sottosegretari.

10.49 - Colloquio a Montecitorio tra il presidente della Camera Roberto Fico e Davide Crippa, presidente dei deputati cinquestelle. L'incontro, durato circa cinque minuti, si è tenuto dopo la consegna del discorso da parte del premier Mario Draghi in Aula sulle sue comunicazioni fiduciarie.

10.47 - "Lo scorso anno l’economia è cresciuta del 6,6% e il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo è sceso di 4,5 punti percentuali. La stesura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato a larghissima maggioranza da questo Parlamento, ha avviato un percorso di riforme e investimenti che non ha precedenti nella storia recente. Le riforme della giustizia, della concorrenza, del fisco, degli appalti – oltre alla corposa agenda di semplificazioni – sono un passo in avanti essenziale per modernizzare l’Italia. A oggi, tutti gli obbiettivi dei primi due semestri del PNRR sono stati raggiunti. Abbiamo già ricevuto dalla Commissione Europea 45,9 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno nelle prossime settimane ulteriori 21 miliardi – per un totale di quasi 67 miliardi". Così il premier Mario Draghi, nelle comunicazioni al Senato sulla fiducia.

10.46 "Oggi c'è qualche giornale che vuole indicarmi, essendo membro del direttivo Camera, come componente pronto a lasciare il M5S se non vota la fiducia. Siamo seri, siamo in questa crisi di governo per aver chiesto e non ottenuto la risoluzione dei problemi dei cittadini. Il M5s resta una comunità ed ogni decisione verrà presa di comune accordo". Lo dichiara una nota il deputato del M5S Luigi Gallo. "Lo farò oggi - sottolinea Gallo - ma lo facevo anche prima quando mostravo apertamente il profondo dissenso con la leadership di Luigi Di Maio e su cui, rispetto a come sono andate le cose, forse un pizzico di ragione l'avevo".

10.45 - "Un grandissimo intervento del Presidente del Consiglio. Autorevolezza ed orgoglio nazionale. Sono fiero di Draghi". Così il senatore Pd Andrea Marcucci dopo l'intervento in Senato di Mario Draghi.

10.40 - Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha consegnato alla Camera il testo delle comunicazioni rese al Senato in vista del dibattito previsto per domani. "Ringrazio le onorevoli deputate e gli onorevoli deputati per il contributo che daranno", ha affermato il premier in una breve dichiarazione in Aula.

10.39 - M5S freddo dopo il discorso di Mario Draghi al Senato. Al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio molti senatori pentastellati sfilano nella Sala Garibaldi di Palazzo Madama senza rilasciare dichiarazioni. Qualcuno però non cela le proprie perplessità: "Il discorso di Draghi? Molto generico", dice all'Adnkronos Mario Coltorti, presidente della Commissione Trasporti. La capogruppo Mariolina Castellone si trincera dietro un no comment: "Parleremo dopo". Qualche parlamentare si sfoga: "Avevamo chiesto impegni più precisi...".


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