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Di Maio fa la lista, a che punto siamo?

La lista delle cose fatte pubblicata sui social da Luigi Di Maio
La lista delle cose fatte pubblicata sui social da Luigi Di Maio
21 dicembre 2018 | 08.55
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Venti punti, elencati uno dietro l'altro e messi bene in evidenza sui social. Luigi Di Maio fa la lista delle 'cose fatte'; di quelle, cioè, che sono entrate nella legge di bilancio gialloverde e che vanno dal reddito di cittadinanza a quota 100, fino al taglio delle pensioni d'oro. Accanto a ogni voce indicata dal vicepremier viene evidenziata in giallo la parola 'Fatto' anche se la manovra non è ancora stata approvata. E alcuni dei punti elencati, come il reddito di cittadinanza e quota 100, arriveranno con un decreto ad hoc.

"Questa è la lista delle cose che sono entrate nella legge di bilancio che ho letto prima in diretta, fatela vedere a chi ancora è scettico su questo governo" ha scritto il vicepremier. Una strategia mediatica che però non è proprio una novità: già nel 1994 l'idea di 'cerchiare in rosso' i successi ottenuti a palazzo Chigi venne all'allora premier Silvio Berlusconi, che lanciò una serie di spot televisivi per 'fare pubblicità' al lavoro fatto dal 'Berlusconi I'. Gli spot, realizzati sotto la supervisione del sondaggista azzurro Gianni Pilo, si chiudevano tutti con lo slogan 'Fatto!'.

Vediamo, di seguito, a che punto sono alcuni dei punti elencati da Di Maio nella lista:

NESSUN AUMENTO DELL'IVA - Le clausole di salvaguardia per il 2019 sono state disinnescate dal governo Conte, quindi non ci sarà alcun aumento. Ma la revisione delle clausole per gli anni 2020-2021 e contenuta nella relazione tecnica che accompagna il maxi emendamento alla legge di Bilancio prevede un aumento di 23,1 miliardi nel 2020 e di 28,7 miliardi nel 2021.

REDDITO DI CITTADINANZA - Per il reddito, misura bandiera del governo pentaleghista, si sa che ci sono i fondi e che partirà tra fine marzo e i primi di aprile ma il decreto legge che disciplina il meccanismo deve ancora essere presentato.

QUOTA 100 PER SUPERARE FORNERO - Stesso discorso del reddito: per ora si sa che per quota 100, che prevede l'uscita dal lavoro con almeno 62 anni d'età e 38 di contributi, sono stanziati i fondi ma la misura deve essere ancora definita da un decreto ad hoc.

TAGLIO PENSIONI D'ORO - La misura prevede tagli in modo progressivo in base all'entità dell'assegno (con scaglioni che vanno dal 10 al 40% per gli assegni che superano i 500mila euro). Esonerati i trattamenti interamente liquidati con il sistema contributivo, gli assegni di invalidità ai superstiti e alle vittime del terrorismo. L'intervento interesserà un arco temporale di cinque anni.

AUMENTO PENSIONI MINIME - Le pensioni di cittadinanza, ossia l'aumento delle pensioni minime e di invalidità a 780 euro, saranno riservate agli indigenti che attualmente percepiscono un assegno inferiore a 780 euro mensili, valore che l'Istat considera come soglia di povertà. Il meccanismo, però, come per reddito di cittadinanza e quota 100, deve essere definito in un decreto che attualmente non c'è.

6.000 EURO DI INCENTIVI AUTO ELETTRICHE - Il governo ha varato un provvedimento per incentivare la vendita di auto elettriche che prevede fino a 6mila euro di bonus per l'acquisto di veicoli a zero emissioni. Tuttavia, è prevista una tassa per i Suv e per le auto extra lusso.

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