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Di Maio chiama, bagarre Pd

(Afp)
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07 aprile 2018 | 18.12
LETTURA: 3 minuti

Bagarre nel Pd dopo l'appello lanciato oggi ai dem da Luigi Di Maio. Il candidato premier del M5S, in un'intervista a 'Repubblica', ha invitato il Partito democratico a "sotterrare l'ascia di guerra" per dare un governo al Paese. Un'apertura che, ha precisato il segretario reggente Maurizio Martina, non modifica la linea del Pd perché, nonostante il cambio di tono, "le ambiguità politiche restano".

Un giudizio ancora più netto sull'apertura di Di Maio viene espresso dal capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci, che su Facebook scrive: ''Gli appelli di Di Maio sono imbarazzanti. In prima battuta - sottolinea - per lui, per le sue patetiche giravolte".

L'ex segretario Matteo Renzi, in un passaggio di un suo post su Facebook, si limita a dire: "La politica italiana da un mese è ferma al chiacchiericcio, agli accordi, ai retroscena inventati". Mentre il presidente dem Matteo Orfini, assicura: "Siamo alternativi al M5S per cultura politica, programmi e visione sul futuro del paese. Non sarà certo un appello strumentale a cancellare tutto questo".

Ma nel Pd non tutti la pensano allo stesso modo. Più cauta è la posizione di Dario Franceschini che su Twitter scrive: "Di fronte alle novità politiche dell'intervista di Di Maio serve riflettere e tenere comunque unito il Pd nella risposta. L'opposto di quanto sta accadendo: rispondiamo affrettatamente e ci dividiamo tra noi. Fermiamoci - chiede - e ricominciamo".

Una posizione non condivisa dal deputato del Pd Michele Anzaldi. "Chi vuole conoscere la risposta dei militanti ed elettori Pd a Dario Franceschini", scrive su Facebook, "può dare una rapida occhiata ai commenti al suo tweet: su centinaia di reazioni, c'è quasi l'unanimità di chi non vuole assolutamente sentir parlare di alcun accordo con Di Maio e M5s".

Mentre Lorenzo Guerini osserva: "Twitter non mi sembra il luogo ideale per una riflessione unitaria e non affrettata. Io resto all'antica: #circoli #direzione #gruppiparlamentari".

Dal centrodestra il candidato premier della Lega Matteo Salvini, commentando le indiscrezioni di 'Repubblica' - smentite dal Pd - su una svolta di Renzi in merito alla trattativa con il M5S, scrive: "Governo Di Maio-Renzi, governo 5Stelle-Pd? Mamma mia..... Sto facendo e farò tutto il possibile per cambiare questo Paese, con coerenza, serietà e onestà, ascoltando tutti. Una cosa è certa: o nasce un governo serio, per ridare lavoro, sicurezza e speranza all'Italia, oppure si tornerà a votare, e noi - assicura - stravinciamo".

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