"La strada è tortuosa ma non bloccata - afferma l’attivista Lgbt -. Lo vogliono fare fallire, ma continuo a essere fiduciosa"
Sul Ddl Zan "l’accordo tra i due Mattei è evidente per il fatto che Iv ha depositato 4 emendamenti che prima aveva detto non avrebbe presentato”. Così Luxuria all’Adnkronos sul ddl contro l'omotransfobia cancellato ormai dai lavori di luglio in Senato e che rischia di slittare a settembre. “La strada è tortuosa ma non bloccata - afferma l’attivista Lgbt - Lo vogliono fare fallire, ma continuo a essere fiduciosa e credo che alla fine si andrà a scrutinio segreto”.
“L’importante - puntualizza Luxuria - è che si faccia una legge che non cancelli i transgender e l’identità di genere: scrivere, così come si vorrebbe fare, soltanto ‘transfobia’ al posto di 'diversità di genere’ significherebbe andare a punire anche la semplice avversione alla diversità di genere. Cosa che non verrebbe mai votata. E’ una parola-pretesto per non votare la legge e chi da sempre ne è ostile sta tendendo un tranello per far diventare il ddl Zan un morto che cammina”.
"Le insidie per far fallire il ddl Zan sono tante – prosegue Luxuria - Anche nella scuola, dove abolire il comma 7 della Legge sulla Buona Scuola e sull’autonomia scolastica farebbe sì che nessun insegnante sarebbe obbligato a parlare di diversità di genere. Invece si dovrebbe partire proprio dall’allargamento, nel ddl Zan, della legge Mancino ai reati contro le persone Lgbt, fermi restando il diritto di critica e di espressione di idee d’ogni tipo, purché non siano violente”.