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Csm, accordo di maggioranza sulla riforma: cosa prevede

Un solo passaggio funzioni pm-giudice in 10 anni, sorteggio distretti Corti d'appello per collegi elettorali

(Fotogramma)
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09 aprile 2022 | 14.54
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Accordo di maggioranza sul testo della riforma del Csm. Previsto un solo passaggio di funzioni, tra pm e giudice e viceversa, entro 10 anni dall’assegnazione della prima sede, escluso quindi il periodo del tirocinio iniziale. Ma il limite decennale non vale verso il settore civile. Inoltre, sorteggio dei distretti di Corti d’appello per formare i collegi elettorali per il Consiglio superiore della magistratura.

"Nella riunione di maggioranza è stato raggiunto un ampio accordo sulla riforma dell’ordinamento giudiziario. Esprimo soddisfazione per il maturo atteggiamento tenuto dai gruppi, sotto la regia della ministra Cartabia. Ora avanti con i lavori della Commissione Giustizia per poter rispettare i tempi previsti” dice il sottosegretario alla Giustizia e deputato di Fi, Francesco Paolo Sisto.

"Abbiamo definito un accordo di maggioranza sul testo della riforma del Csm - afferma Enrico Costa di Azione - Valutazioni puntuali delle attività dei magistrati con il fascicolo di performance, rigoroso rispetto della presunzione d’innocenza, sospensione dalle funzioni per il Pm che chiede arresti omettendo di allegare elementi rilevanti per la decisione, stop alle porte girevoli, giro di vite sui fuori ruolo, un solo passaggio di funzioni in carriera. Tanti passi avanti contenuti negli emendamenti di Azione, che ancora una volta, sulla giustizia è decisiva".

"Siamo a un passo dal completamento del percorso per arrivare all'approvazione di un'importante riforma del Csm - sottolinea la responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando - E' stata raggiunta un'intesa, ma un grande nodo politico resta ancora aperto: due forze politiche di maggioranza, Italia Viva e Lega, ancora non ritirano gli emendamenti sui quali c'è parere contrario del governo e resta ambiguità su come voteranno in commissione. Questo non è accettabile".

COSA PREVEDE - Nel dettaglio, l’accordo sui contenuti della riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario raggiunto dai partiti di maggioranza con la ministra della Giustizia prevede un solo passaggio di funzioni, tra pm e giudice e viceversa, entro 10 anni dall’assegnazione della prima sede, escluso quindi il periodo del tirocinio iniziale. Ma il limite decennale non vale verso il settore civile. Quello del passaggio di funzioni è stato uno dei temi discussi nella riunione, da remoto, che si è tenuta questa mattina.

Ancora, sorteggio dei distretti di Corti d’appello per formare i collegi elettorali per il Consiglio superiore della magistratura è la soluzione scelta nell’ambito dell’accordo. Il sistema per l’elezione dei togati al Consiglio superiore della magistratura è un altro dei punti di cui si è discusso nel corso della riunione. Resta lo schema del sistema elettorale già approvato dal Consiglio dei ministri, maggioritario binominale con quota proporzionale.

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