"Tutti contribuiscano a non accendere il clima e a stemperare i toni. 41 bis? Non si tocca"
"Non spetta a me decidere", ma “non penso che si possano mettere in discussione incarichi così importanti per una polemica parlamentare di un pomeriggio". Così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, a margine del sopralluogo al cantiere del campus di Bovisa Goccia a Milano, ha risposto a chi gli chiedeva se il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il vicepresidente del Copasir Giovanni Donzelli si dovessero dimettere dai rispetti incarichi, dopo le rivelazione in Aula sul caso Cospito.
“Ieri ho passato la giornata a lavorare. Mi hanno raccontato la sera cosa è successo. Meno polemiche ci sono e meglio è", ha continuato, aggiungendo: "E' un momento in cui fra politica e magistratura, fra maggioranza e opposizione, meno polemiche ci sono e meglio è", ha rimarcato Salvini, aggiungendo: "Conto che finisca il tutto con una stretta di mano. Tutti contribuiscano a non accendere il clima e a stemperare i toni”.
“Per quello che mi riguarda, non si toccano né l’ergastolo né il 41 bis”, ha poi aggiunto, rispondendo a chi gli chiedeva se ci saranno interventi sul regime carcerario. “E’ una scelta della magistratura, compresa quella per Cospito. Lascio che la magistratura faccia il suo”, ha detto Salvini, aggiungendo che “il rinnovo del Csm dà una nuova prospettiva anche da quel punto di vista. Se un magistrato ritiene che siano necessari l’ergastolo e l’isolamento, avrà fatto le sue valutazioni. Per quello che mi riguarda, non si toccano né l’ergastolo né il 41 bis”.