Il presidente Fontana ha sospeso la seduta per qualche minuto. Fratoianni: "Foti è un cafone". La replica del capogruppo di Fdi: "Analfabeta istituzionale"
Bagarre in Aula alla Camera durante il dibattito sull'informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio relativa al caso Cospito. Al termine dell'intervento di Luana Zanella (Alleanza Verdi-Sinistra) si è creata tensione con il capogruppo di Fdi Tommaso Foti, richiamato all'ordine dal presidente della Camera Lorenzo Fontana, il quale ha sospeso la seduta per qualche minuto. Tornata la calma, i lavori sono ripresi con l'intervento di Pino Bicchielli (Noi Moderati).
Luana Zanella, dopo l'informativa del ministro Nordio, ha dichiarato: "Ci aspettavamo che chiarisse il caso Donzelli-Delmastro ma il ministro Nordio ha solo alzato il muro. I due esponenti di Fratelli d'Italia hanno usato informazioni sensibili contro le opposizioni ma il governo e il ministro della Giustizia li proteggono a scapito della trasparenza delle istituzioni e del rispetto delle dialettica democratica. La sostanza è questa, per noi resta la ferita nei rapporti istituzionali molto grave e che non abbiamo intenzione di dimenticare".
Poi, sulla bagarre scoppiata in Aula: "Ho detto che Donzelli si deve dimettere dalla vicepresidenza del Copasir per evidente inadeguatezza nella cura dei segreti di Stato e della sicurezza della nazione". "La reazione di Foti? Nemmeno mi era accorta, non avevo capito ce l'avesse con me", ha spiegato la parlamentare dell'Alleanza Verdi-Sinistra.
"Foti, invece di fare il capogruppo del partito di maggioranza relativa, si comporta da cafone. Si è messo a urlare alla fine dell'intervento di Zanella. Una roba del tutto irragionevole. Ho chiesto al presidente di spiegare a Foti le regole della buona educazione. E' un cafone, punto" ha detto all'Adnkronos il deputato dell'Alleanza Verdi-Sinistra Nicola Fratoianni, a proposito dello scontro verbale in Aula con Foti.
"Farsi dare del cafone da Fratoianni è una medaglia a valore. Un analfabeta istituzionale che altro non sa che dar via del suo" la replica di Tommaso Foti. E a proposito della bagarre ha sottolineato: "Accusare un collega di aver violato un segreto di Stato mi sembra quanto meno inopportuno, a meno che uno non abbia le prove. Faccio presente che violare un segreto di Stato per un membro del Copasir ha una pena di vent'anni. Ci starei attento quando parlo".