Via libera alla 'pace fiscale', una sorta di piccolo condono concesso fino ad un massimo di 100 mila euro. Dopo un lungo braccio di ferro tra i partner di governo è infatti stato raggiunto l'accordo sul decreto fiscale collegato alla manovra che stabilisce un'aliquota al 20% per sanare il pregresso per coloro che hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Sarà inoltre possibile integrare fino a un massimo del 30% in più, rispetto alle somme già dichiarate, con un tetto massimo di 100mila euro.
In caso di un contenzioso legale con il fisco, invece, i contribuenti potranno sanare la loro posizione pagando il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria al secondo grado, senza sanzioni e interessi. Niente sconti, però, per gli evasori, per i quali, ha assicurato il vicepremier Luigi Di Maio "ci sarà la galera".
Per quanto riguarda la definizione agevolata, la cosiddetta rottamazione delle cartelle, via libera al saldo e stralcio delle cartelle emesse tra il 2000 e il 2010 di importo inferiore a mille euro. Stando alle stime, la misura dovrebbe interessare dieci milioni di contribuenti e coinvolgere il 25% del magazzino dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Allo stesso tempo, con la rottamazione ter sarà possibile ridefinire il proprio debito con il fisco dilazionando i pagamenti in cinque anni e 20 rate trimestrali, senza pagare interessi e sanzioni.