L'attore impegnato da anni nella causa dell'ex velista condannato per omicidio: "Promesse governo agli Usa? E che c'è rimasto da dare, il Colosseo?"
"Ieri, sull'entusiasmo della notizia, ho pubblicato su Facebook un post in cui esprimevo tutta la mia felicità per il rientro di Chico Forti in Italia dopo tante tribolazioni. Poi però, ci ho riflettuto a mente fredda, e il consiglio che do è di essere prudenti finché Chico non sta in Italia. Insomma....non facciamo che si ripeta per la seconda volta quanto già accaduto". A dirlo all'Adnkronos è Enrico Montesano, che commenta così la notizia del rientro in Italia di Chico Forti annunciato ieri dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni dagli Usa. Il riferimento di Montesano, che in passato si è speso molto per la causa dell'ex velista e produttore televisivo condannato negli Stati Uniti, è a quanto accaduto in precedenza con Luigi Di Maio, che da ministro degli Esteri, il 23 dicembre del 2020, aveva annunciato l'imminente rientro di Forti che poi però non ebbe seguito.
"Io mi fido, per carità, il presidente del Consiglio sta parlando con Biden che l'ha pure baciata sulla fronte -ironizza Montesano- ma meglio aspettare a quando sarà effettivamente nel suolo italiano per festeggiare". La speranza, spiega il popolare attore romano, "è che stavolta gli Stati Uniti mantengano la parola e abbiano un minimo di pietà". Chico Forti, racconta poi l'attore, "si è fatto 24 anni in America, io ho conosciuto la mamma, lo zio, sono stato a Trento, dove in un teatro ho letto uno scritto della figlia per ricordarlo. Ho fatto il possibile perché non ci scordassimo di lui".
"Il governo avrà promesso qualcosa? Beh, certo non è generosità degli americani, è prassi normale che ti chiedano in cambio qualcosa, non facciamo le mammolette -osserva l'attore- I sequestri in Somalia, in Iraq, ne sono successi tanti...non credo che siano ritornati per generosità del sequestratore, c'è stata una trattativa. Se ci fosse stata anche in questo caso, è normale. Ma il fatto è: noi agli americani, che cosa gli dobbiamo dare ancora? Si sono già presi tutto. Che c'è rimasto signora mia, che vole? Il Colosseo? La Fontana di Trevi?", conclude l'attore con ironia.