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Berlusconi, le parole su Putin e Zelensky diventano un caso

Il Pd attacca: "Scandalose". Calenda: "Tragico". Salvini: "Non le interpreto"

Berlusconi, le parole su Putin e Zelensky diventano un caso
23 settembre 2022 | 14.32
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Vladimir Putin "spinto all'operazione speciale" in Ucraina con l'obiettivo di sostituire Volodymyr Zelensky "con persone perbene". Le parole di Silvio Berlusconi a Porta a Porta diventano un caso politico alla vigilia delle elezioni 2022 del 25 settembre, con il leader di Forza Italia investito dalle polemiche. "Bastava vedere tutta l’intervista - e non solo una frase estrapolata, sintetica per motivi di tempo, come si sa la semplificazione a volte è errata - per capire quale sia il mio pensiero, che peraltro è noto da tempo", dice oggi Berlusconi. "Riferivo quello che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso facevo solo il 'cronista' riferendo il pensiero di altri", spiega, in una giornata in cui il dibattito si accende.

"Sono parole scandalose e gravissime. Mi chiedo e chiedo a Meloni se le condivide. Poi sono parole sconclusionate perché parla di aiuti all'Occidente ma Forza Italia li ha votati. Sono parole che vanno oltre l'inimmaginabile, parole che fanno piacere a Putin", attacca il segretario del Pd Enrico Letta a Radio Anch'io su Radio Uno.

Carlo Calenda, leader di Azione, commenta su Twitter: "Berlusconi in una via di mezzo tra portavoce di Putin e consigliere militare (doveva tenere le truppe vicino a Kiev). Veramente tragico".

"Berlusconi dice che Putin è stato spinto a invadere l'Ucraina, voleva mettere persone perbene a Kiev? Non mi fate interpretare, io dico che faremo di tutto per fermare la guerra quando saremo al governo. Ma prima il giudizio su Putin era positivo da parte da tutti, ma ora giustificazioni per chi invade non ce ne sono", dice Matteo Salvini, leader della Lega, ospite di Rtl 102.5.

Da Forza Italia, le parole di Antonio Tajani. "Bisogna ascoltare tutta l'intervista e non estrapolare una frase con la quale si sintetizzava un'analisi di quello che accadeva a Mosca, non quello che pensava Berlusconi. La posizione è molto chiara, non c'è possibilità di dibattito con la Federazione Russa, la Russia ha invaso l'Ucraina, la condanna è netta, totale, non può essere cambiata la posizione. Noi stiamo dalla parte della Nato, dell'Occidente, dell'Unione Europea e degli Stati Uniti", dice il coordinatore del partito guidato da Berlusconi.

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