'Brand' in mano tesoriere Messina: è lui depositario
Morto Silvio Berlusconi, in tanti si chiedono che fine farà Forza Italia, a cominciare dal suo simbolo. Statuto alla mano, la titolarità dell'uso in qualsiasi competizione elettorale dello storico emblema azzurro ideato nel '93 e lanciato l'anno successivo, quello della discesa in campo, appartiene al tesoriere del partito pro tempore, ovvero ad Alfredo Messina, ex manager Fininvest, che attualmente riveste la carica di commissario-amministratore nazionale. Tecnicamente è lui il depositario e qualsiasi decisione sul 'brand' dovrà passare da lui. "Da statuto così è previsto, io sono il depositario del simbolo e nessuno ha chiesto di cambiare lo statuto", aveva precisato Messina un mese fa all'Adnkronos.
Nel tempo il logo ha subito solo qualche lieve restyling, dal punto di vista grafico. L'ultimo nell'agosto del 2022 quando fu inserito un richiamo all'Europa in vista delle politiche del 25 settembre vinte dal centrodestra. Alla bandiera del partito e alla dicitura 'Berlusconi presidente' venne giunto appunto un riferimento al Partito popolare europeo.
Nel corso degli anni più volte sono circolate voci su un cambio del simbolo, indiscrezioni puntualmente smentite dallo stesso leader azzurro. La convinzione è che anche stavolta nessuno lo toccherà perché come dice all'Adnkronos l'avvocato Ignazio Abrignani, storico ex responsabile elettorale del partito, "il simbolo di Forza Italia coincide con la figura di Silvio Berlusconi e non può che appartenere a lui".