L'opposizione attacca, l'ambasciata chiarisce: "Ha pagato il presidente del Consiglio Meloni con i suoi fondi"
Un gruppo di turisti italiani non paga il conto al ristorante in Albania. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite del premier albanese Edi Rama in questi giorni, salda il conto con i propri fondi personali attraverso l'ambasciata italiana a Tirana. Per qualche ora, però, non è chiaro chi abbia pagato - se la premier o l'ambasciata - e l'episodio diventa argomento di polemica politica in Italia.
"Il populismo non conosce limiti, e abbatte tutte le soglie del ridicolo. Ora si scopre che se sei un turista in Albania e lasci il conto da pagare al ristorante, interviene l’ambasciata d’Italia a Tirana, su indicazione ovviamente della presidente del Consiglio. Un suggerimento alla presidente Meloni: perché promuovere in questo modo il turismo in Albania e non adottare lo stesso criterio in Italia? Per dire: se vai al Twiga e lasci da pagare il conto di 200 euro per ombrellone e lettino, interviene il governo. Stesso discorso se vai al ristorante a Torvajanica o a Otranto. Sarebbe la nuova frontiera del nazionalismo turistico!", attacca Daniela Ruffino, deputato di Azione.
"Se vai in discoteca e ti ubriachi non ti preoccupare: prendi il taxi, paga Salvini. Sei in vacanza e ti va di scappare da un ristorante senza saldare? No problem, paga Meloni. C’è da non crederci. L’ultima incredibile prodezza patriota del nostro governo è questa: alcuni italiani in vacanza a Berat in Albania escono senza pagare dopo una cena in un locale. Il premier Edi Rama si lamenta con Meloni e lei chiede all’ambasciata di Tirana di saldare… con i soldi dei contribuenti", dice Riccardo Magi, segretario di +Europa. "Ecco l’estrema frontiera del populismo: tutti impuniti, tanto paga Giorgia. Mi chiedo se questa regola da oggi in poi varrà anche all’interno del territorio nazionale e non solo all’estero. Alla faccia di tutti i cittadini italiani onesti che pagano il conto al ristorante. Se Giorgia voleva fare la paladina dell’italianità ci è riuscita benissimo: fai come ti pare, tanto paga Pantalone", conclude Magi.
"Vai in discoteca, ti ubriachi e il governo paga il taxi. Vai al ristorante in Albania, scappi senza pagare il conto, ci pensa il governo. Naturalmente il governo prende dalla cassa comune, quindi a pagare sono i contribuenti, anche quelli che non possono permettersi né un’uscita serale né una vacanza all’estero", scrive su Twitter Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva.
"C'è chi guarda lontano e chi non va oltre il punto di arrivo dell'ombra del proprio naso. Bene ha fatto il Presidente Meloni a pagare il conto non saldato in un ristorante in Albania da un gruppo di Italiani", replica Ignazio Zullo, senatore di Fratelli d'Italia. Meloni "ha dato due segnali ben diversi da chi non riesce ad andare oltre il punto in cui cade l'ombra del proprio naso. Il Presidente Meloni ha tenuto alta l'immagine dell'Italia e del suo popolo che si differenzia e si distanzia da un gruppo che disonora il nostro Paese. Solo chi sa guardare lontano può capire quanto un gesto del genere sarà nel tempo e nella storia di favore per l'Italia. Noi ci auguriamo che quel gruppo di italiani venga individuato ed in tal caso sarà chiamato a risarcire non solo danno economico ma anche e soprattutto il danno d'immagine della nostra nazione".
"Su indicazione del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, abbiamo provveduto a saldare il conto lasciato non pagato da un gruppo di turisti italiani presso un ristorante della città di Berat. Gli italiani rispettano le regole e saldano i propri debiti e ci auguriamo che episodi di questo genere non si ripetano", si legge sulla pagina Facebook dell'ambasciata italiana a Tirana.
"Con riferimento al saldo del conto del ristorante a Berat non onorato da turisti italiani, si precisa che il pagamento è stato liquidato con fondi personali della Presidente Meloni per il tramite dell’Ambasciata, che si è limitata ad effettuare materialmente il versamento".