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Infrastrutture, Cipess assegna 6,3 mld per opere complementari e addizionali al Pnrr

Infrastrutture, Cipess assegna 6,3 mld per opere complementari e addizionali al Pnrr
15 febbraio 2022 | 22.06
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Via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) all’anticipazione di oltre 4,7 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione (periodo 2021-2027) per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili a cui si aggiungono 1,6 miliardi di interventi strategici programmati la cui attuazione avverrà non appena sarà disponibile il Piano di fattibilità tecnico economica. Le risorse, che per l’80% vengono assegnate al Mezzogiorno, finanziano interventi che si pongono in continuità e coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e con il Piano Nazionale Complementare (Pnc), per il finanziamento di progetti in campo ferroviario, stradale e idrico. Ad annunciarlo in una nota congiunta sono i ministeri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili e per il Sud e la coesione territoriale.

Si tratta di un’anticipazione che il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, ha sottoposto all’approvazione del Cipess, nelle more della definizione dei Piani di sviluppo e coesione 2021-27, per la realizzazione di interventi che sono ad una fase avanzata di progettazione. La scelta operata dal Governo è quella di potenziare la dotazione infrastrutturale del Paese, e soprattutto del Mezzogiorno, al di là di quanto già previsto con il Pnrr e il Pnc, attraverso la realizzazione di progetti selezionati anch’essi in base agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e al Green Deal europeo, in linea con quelli del Pnrr e del Pnc.

In particolare, la cifra complessiva di oltre 6,3 miliardi di euro è così suddivisa: 5,4 miliardi di euro (di cui 4,4 al Sud) sono destinati ai cosiddetti ‘progetti bandiera’ per infrastrutture eque e sostenibili, che vedono come soggetti attuatori Anas, Rfi, le Autorità di Sistema Portuale, le Regioni o le concessionarie regionali, Province o Comuni; 833 milioni sono invece destinati a opere di interesse territoriale per programmi che le Regioni e le Province Autonome gestiranno di concerto con gli enti interessati.

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