Romantica ma sensuale la (lunghissima e sontuosa) collezione che Alessandro Michele ha disegnato per Gucci. Attinge da tutto un po', ma assume una fisionomia del tutto personale. Sembra di stare in una serra tra uccelli tropicali e una ricca flora, mentre le modelle incedono alternate a tratti anche da capi maschili, che mutuano del tutto il mood della donna. (Fotogallery)
In questo senso ad accomunate maschile e femminile e' anche la scelta delle calzature, mocassini bassi per tutte le occasioni. Romantici volant e camicie col fiocco (queste ultime già must dell'inverno). Trasparenze e leggerezze e stampe che contrappongono colori forti. Il nuovo corso della maison spinge sull'acceleratore della discontinuità, sempre più bohémienne con un occhio attento all'Oriente.
I riferimenti abbondano, a partire dalle sete con le quali vengono costruiti non i tipici kimono, quanto gonne a metà tra oriente e occidente. Se il basco si alterna al turbante, ecco che anche la borsa abbandona la classica severità e il logotipo per scegliere al decoro più nuovo. Ma se Gucci deve essere, meglio l'impronta super vintage.
Lo stilista fa riferimento alla Carte de Tendre pubblicata nel 1654 da Madeleine de Scudery, una carta delle tenerezza. Ogni uscita della collezione si presta a essere una sorta di "topografia mobile dei desideri".