Coach, esperto PNL, svela le strategie per creare un percorso di benessere nella vita, nel lavoro e nella gestione dei soldi
In collaborazione con Pandant Content Agency
La ricerca spasmodica della felicità a tutti i costi, la voglia di essere felici a partire dagli altri e i soldi che sembrano uno strumento fondamentale per raggiungere i nostri scopi nella vita.
In occasione della Giornata Internazionale della Felicità, Daniele Di Benedetti (www.dibenedetti.com), coach, esperto di programmazione neurolinguistica con oltre 1 milione di fan sui social media, sgombera il campo da bufale e falsi miti e condivide alcune buone pratiche e strategie per costruire la propria felicità:
«Siamo la società con più supporto, psicologi, coach e con maggiori opportunità per i giovani di costruirsi un loro lavoro anche con il digitale, eppure cresce la depressione. Ne soffrono tre milioni di italiani secondo l’Istat. Uno degli ostacoli al nostro benessere emotivo nasce proprio dalla voglia di raggiungere la felicità, come se fosse qualcosa al di fuori di noi», spiega Di Benedetti.
Le 4 “A” di un percorso di felicità
Se l’inseguimento della felicità nel lavoro come nell’amore è destinato a non portare alcun reale risultato, ma solo ad aumentare la nostra frustrazione, esistono per Di Benedetti, quattro buone pratiche da mettere in atto a partire da subito. Ascolta è la prima che non significa, tuttavia, ascoltare gli altri, ma la nostra voce interiore, seguendo una massima di Steve Jobs, “Non lasciare che il rumore delle voci altrui zittisca la tua voce”.
Accetta è la seconda che porta a perdonare noi stessi, a non fare della nostra vita un ring dove lottiamo continuamente contro gli altri: «Quello che non capiamo è che nessuno può farci tanto male quanto noi stessi. Dobbiamo imparare ad accettarci, a esaltare le nostre qualità e lavorare sui nostri limiti».
Apprezza invece è il consiglio che per Di Benedetti porta ad innalzare la stima che abbiamo verso noi stessi, aiutandoci ad apprezzare il presente e a non essere solo focalizzati sull’incertezza del futuro. Infine, Ama è l’ultimo percorso di questo step che ci conduce ad amare noi stessi, perché solo in questo modo, “saremo in grado di donare una parte di noi incondizionatamente agli altri”.
Felicità e soldi
Secondo uno studio riportato su IlSole24Ore, gli avanzamenti del reddito possono innescare dei meccanismi che contrastano con il benessere: «Questo è uno dei falsi miti più duri da smontare con noi stessi. I soldi sono solo una conseguenza della felicità e sono soprattutto uno strumento che non distrugge la felicità, come non la crea. Come ogni strumento sono un amplificatore di te. Se hai timori, i soldi li accresceranno, se sei triste, lo diventerai di più. Mentre se hai raggiunto un equilibrio, li userai per migliorarti», continua Di Benedetti.
Un esercizio: tieni un diario sul divertimento
Il coach offre un consiglio finale: tenere un diario dove chiedersi ogni giorno cosa ci fa divertire e cosa meno (delegando le attività più noiose): «La nostra mente ha bisogno di visualizzare le cose per farle proprie. In questo modo, vedrai le cose nero su bianco e sarai più attento a metterle in pratica», conclude Di Benedetti.