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Pareschi (Ass. parchi permanenti italiani): "Ridurre cuneo fiscale e aumentare busta paga stagionali"

Per il presidente, il problema del reperimento dei personale stagionale non si può risolvere avvalendosi di extracomunitari

Luciano Pareschi presidente Associazione parchi permanenti italiani
Luciano Pareschi presidente Associazione parchi permanenti italiani
20 giugno 2022 | 17.03
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"Siamo convinti che per rispondere alla mancanza di personale nel settori dei parchi divertimento c'è bisogno di intervenire sui contratti stagionali, riducendo il cuneo fiscale e dando la possibilità a ragazzi che vogliono lavorare anche studenti, di essere occupati anche 3-4 mesi". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Luciano Pareschi, presidente Associazione parchi permanenti italiani, aderente a Confindustria.

"Bisogna aumentare - auspica Pareschi - le buste paga dei dipendenti, che non possono più pesare sul datore di lavoro perché abbiamo raggiunto i massimi livelli: aumento continuo e costante di tutta una serie di costi dall'energia elettrica alle materie prime. E' un settore che sta soffrendo e che occupa 25mila addetti diretti fino ad arrivare a 60mila con l'indotto".

"Come associazione - precisa - al ministro Garavaglia abbiamo fatto presente che il problema del reperimento dei personale stagionale non si può risolvere avvalendosi di extracomunitari, perché abbiamo bisogno di persone che sappiano parlare ottimamente l'italiano e almeno altre due lingue straniere".

"La difficoltà di reperire personale stagionale - puntualizza - non riguarda solo Gardaland, ma tutti i parchi in generale. Anzi, riguarda tutti i settori del turismo, dai ristoranti agli hotel". "Nel mio parco Caribe Bay, a tema acquatico di Jesolo - spiega - di 220 persone sono riuscito a reperirne un 70%, mi mancano circa 50 persone. Questa situazione crea grossissimi problemi, perché mi ritrovo con 5 punti di ristoro chiusi su 12, creando disservizi ai nostri ospiti".

"Eppure, il parco acquatico tematizzato in chiave caraibica - ricorda - ha compensato il 50% delle proprie emissioni di anidride carbonica attraverso un progetto che coinvolge direttamente anche i visitatori. L’obiettivo è di diventare a breve termine il primo parco divertimenti italiano completamente 'carbon neutral', entrando così nel novero di imprese italiane a 'impatto zero', che oggi sono meno dell’1% del totale".

I biglietti venduti online sono abbinati ad un sistema di crediti tracciabili su blockchain: un link consente di scoprire i dettagli di ciascun progetto e quindi di scegliere quale supportare, direttamente dal proprio smartphone. Lo scopo è duplice: ridurre l’impatto del parco e sensibilizzare il consumatore finale sulla necessità di un atteggiamento più responsabile nei confronti del pianeta.

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