Sull'ultimo numero di Progetto manager si parla di come costruire la sicurezza sia sul piano delle infrastrutture sia sul piano delle competenze abilitanti
Secondo il recente rapporto Clusit, dal 2018 abbiamo assistito a un aumento esponenziale degli attacchi informatici: +61,5% a livello mondiale e in Italia addirittura +300%. Il settore italiano più attaccato del 2023 è stato quello governativo/militare, con il 19% degli attacchi, che ha subìto un incremento del 50% rispetto al 2022, seguito dal manifatturiero, con il 13%, cresciuto del 17% rispetto ai dodici mesi precedenti. Sul numero di Progetto manager pubblicato oggi si parla anche di come costruire la sicurezza sia sul piano delle infrastrutture sia sul piano delle competenze abilitanti. Anche sotto il livello dei mari, come spiega Alessandro Gili, dell’Osservatorio di Economia dell’Ispi, intervistato da Anna Maria Selini: "Secondo una stima abbastanza diffusa a livello internazionale circa 10 trilioni di dollari di transazioni finanziarie internazionali passano ogni giorno attraverso i cavi sottomarini. Oltre che il 95-98% del traffico internet".
Quanto all’intelligenza artificiale, l’Italia, con la sua Strategia nazionale, sta mobilitando un miliardo di euro, come spiega Agostino Scornajenchi, ad e dg di Cdp Venture Capital in un’ampia intervista a cura di Dina Galano, Vice direttrice della rivista, rilasciata a margine della presentazione del nuovo piano industriale quinquennale. "Il nostro piano - afferma Scornajenchi - si concentra su sette ambiti strategici per l’Italia. L’AI è un’opportunità unica, il cui impatto globale è impressionante, stimato tra i 2,6 e 4 triliardi di dollari al 2040. In Italia non abbiamo ancora casi di successo in questo ambito, ma si sta aprendo uno spazio". Obiettivo: mobilitare, entro il 2028, ben 8 miliardi di risorse con 1 miliardo di euro per l’intelligenza artificiale.
C'è poi una riflessione del giornalista Luca Zorloni sugli scenari che si manifestano nelle tornate elettorali che stanno portando al voto metà della popolazione mondiale. E sempre sull’equilibrio tra influenze digitali ed elezioni, con un focus sulle presidenziali statunitensi, si sviluppa anche la riflessione di Davide Ippolito, esperto di studi sulla reputazione.
Da evidenziare anche il contributo di Domitilla Benigni, presidente dell’Italian chapter di Women4Cyber, che descrive le iniziative promosse dall’organizzazione per favorire l’inclusione delle donne e il superamento degli stereotipi nel settore della cybersecurity. Completano il numero i contributi della manager Stefania Santucci di Stefano Epifani, presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale e di Maurizio Pimpinella, presidente dell’Associazione italiana prestatori servizi di pagamento e di Italian digital hub.
L’editoriale del presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla, sviluppa una riflessione ampia sulla riforma fiscale, mentre il punto del direttore generale Mario Cardoni affronta il tema delle competenze necessarie per rispondere al processo di trasformazione digitale in atto.
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