“Piena fiducia” nell’operato di tutto il Consiglio nazionale dell’ordine (Cno), presieduto da Rosario De Luca, “che sta rappresentando in modo altamente qualificato l’intera categoria” con l’invito a proseguire “nella propria azione propulsiva a tutela dell’ordinamento, della legge n. 12/1979 e delle successive norme che regolano l’esercizio della professione di consulente del lavoro e che hanno creato l’alta specializzazione oggi posseduta”. A ribadirlo i presidenti dei consigli provinciali dell’ordine dei consulenti del lavoro, riuniti oggi a Roma in Assemblea, con una mozione approvata all’unanimità.
I dirigenti territoriali, in rappresentanza dei 27 mila iscritti che gestiscono 11 milioni di lavoratori dipendenti e indipendenti, hanno preso le distanze “da qualsiasi tentativo di aggressione, mediatico e non, alle competenze acquisite con impegno e disponibilità a elevare il proprio livello di specializzazione e a svolgere funzioni sussidiarie per contribuire al miglioramento del sistema-Paese”. Ma hanno anche rinnovato la loro “piena adesione ai valori fondanti della Categoria, che da sempre persegue il lavoro etico, regolare e sicuro con azioni concrete di diffusione della cultura della legalità”.
L’ultimo passaggio della mozione è dedicato ai giovani consulenti e al futuro della professione. I presidenti provinciali hanno, infatti, impegnato il Consiglio Nazionale a continuare a dare attuazione a politiche in favore dei nuovi iscritti, puntando sull’aggregazione e la multidisciplinarietà anche tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.