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Pensioni: Geroldi (tavolo tecnico Min.lavoro), 'finiremo lavoro entro fine estate'

Il professore: "Deve essere recepito nella legge di Bilancio 2021"

Gianni Geroldi (foto Adnkronos/Labitalia)
Gianni Geroldi (foto Adnkronos/Labitalia)
11 febbraio 2020 | 14.07
LETTURA: 2 minuti

"Il lavoro della commissione nominata dal ministro Catalfo sulla riforma previdenziale dovrebbe terminare per la fine dell'estate, in tempo per essere recepito nella legge di Bilancio 2021". Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Gianni Geroldi, economista, che partecipa in qualità di esperto al Tavolo tecnico di studio sulla 'Riforma del sistema pensionistico', istituito dal ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, con il compito di delineare le linee guida della riforma previdenziale

"Finora -dice Geroldi, nominato a fine gennaio dal ministro insieme ad altri tre esperti, Stefano Giubboni, Roberto Riverso e Massimiliano Tancioni- non abbiamo affrontato il tema delle risorse finanziarie, su cui ragioneremo dopo. Quello che si dovrà fare, dopo aver ascoltato e raccolto tutte le ipotesi messe in campo dalle parti al Tavolo, è di vagliare la sostenibilità, fare i calcoli, verificare le risorse e poi elaborare una proposta che, io personalmente auguro, possa tenere in piedi un sistema che regga per un tempo ragionevole".

I temi su cui si ragiona per trovare questa proposta, spiega Geroldi, "sono quelli della flessibilità in uscita, delle pensioni dei giovani e della cosiddetta 'pensione di garanzia' a salvataggio del futuro assegno pensionistico dei giovani lavoratori, delle donne".

La preoccupazione degli esperti, ribadisce Geroldi, già professore universitario e componente del comitato tecnico scientifico di Itinerari Previdenziali, "è quella di dare una serie di regole certe e durature, perché uno dei fondamenti della protezione sociale è quello di dare sicurezza e sicurezza vuol dire stabilità".

"Il tavolo è istituito per l'intero 2020 -ribadisce Geroldi- e siccome le ipotesi devono poi tradursi in norma, entro la fine dell'estate diciamo entro settembre, le ipotesi che verranno elaborate devono essere verificate su quanto possano essere compatibili e finanziabili".

Comunque, ribadisce il professore, "due sono i punti sostanziali da garantire: tenere in piedi un margine di flessibilità in uscita e garantire ai giovani di adesso una pensione".

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