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Previdenza: Enasarco, ottima solidità finanziaria e gestionale

Gianroberto Costa, presidente Enasarco
Gianroberto Costa, presidente Enasarco
04 luglio 2018 | 12.44
LETTURA: 5 minuti

A 80 anni dalla nascita, oggi la Fondazione Enasarco (Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio) gode di un’ottima solidità finanziaria e gestionale. Lo dimostrano i dati, presentati oggi, del bilancio sociale 2017, che vede un risultato economico pari a quasi 151 milioni di euro, in miglioramento rispetto al 2016 di circa 30 milioni; i saldi delle gestioni istituzionale, previdenziale e assistenziale sono risultati positivi e in crescita rispetto all’anno passato.

"La nuova governance -ha affermato il presidente di Enasarco, Gianroberto Costa- sta dando forma a un ente sicuramente più vicino ai bisogni degli iscritti ma anche all’economia reale, per contribuire alla crescita di un Paese che deve rimettere in moto redditi e consumi. Il bilancio della Fondazione costituisce, pertanto, un tassello importante del percorso di rinnovamento intrapreso, teso, tra le altre cose, a migliorare sempre più le modalità di comunicazione e condivisione con gli iscritti".

In occasione della presentazione del Bilancio Sociale, la Fondazione ha premiato alcuni iscritti con contribuzione Enasarco di più lunga durata, consegnando delle targhe onorifiche a testimonianza della stima e riconoscenza nei loro confronti. Al termine dei lavori dell’assemblea dei delegati sono stati nominati, in qualità di nuovi componenti del collegio sindacale, Oriana Calabresi, Massimo Palladino, Marco Valsecchi. Sindaco supplente Alessandro Ghilardi. Il collegio si è costituito per la prima volta in applicazione del nuovo Statuto della Fondazione.

Il totale dei contributi di previdenza ed assistenza coprono totalmente la spesa pensionistica complessiva (il rapporto è in miglioramento rispetto al 2016) e, rispetto alle prestazioni previdenziali nette del 2017, il patrimonio della Fondazione consiste in quasi 5 volte il loro valore.

Nello specifico, la crescita del patrimonio complessivo della Fondazione è arrivata a 7 miliardi e 138 milioni, e di questa somma oltre 4 miliardi e 800 milioni costituiscono il patrimonio della previdenza. Un effetto significativo è stato il saldo positivo della gestione previdenziale: più di 51 milioni di euro. Sul fronte della gestione del patrimonio finanziario i risultati appaiono molto soddisfacenti. E' stata adottata una politica tesa a criteri di massima prudenza, con l’obiettivo di incrementare la redditività del patrimonio e il grado di liquidità dello stesso ed al contempo di ridurre i costi commissionali. I proventi finanziari lordi ordinari sono passati dai 73 milioni di euro del 2015 agli oltre 117 milioni di euro del 2017, consolidando un +60%. Il patrimonio liquido è passato dal +5% del 2011 al +42% del 2017, mentre il valore complessivo del patrimonio della Fondazione espresso al fair value è cresciuto di oltre il 13% rispetto al 2012.

Allo scopo di sostenere l’economia reale si è deciso di scommettere sulle pmi italiane, che hanno possibilità di diventare protagoniste sul mercato e che garantiscono congrui ritorni di investimento. Ammontano a 840 milioni gli investimenti che la Fondazione detiene in quote di fondi di private equity, infrastrutturali e private debt, di cui 200 milioni di investimenti destinati a diverse aziende italiane che operano in differenti settori. A riprova della spinta motrice che tali investimenti costituiscono per l’economia reale, si rileva che le oltre venti aziende che hanno beneficiato di tali investimenti hanno fatturato 2,9 miliardi e impiegano tutt’oggi 8.590 persone. Le principali operano nei settori abbigliamento (Navigare, Silvian Heach, Autre Chose, Arav fashion), commercio al dettaglio (Bimbo Store, Pitta Rosso), alimentare (Forno D’Asolo, La Scoiattolo, Ham), ristorazione (Rosso Pomodoro, Ivs), farmaceutica (Sifi), sistemi di riscaldamento (Ravelli), fonica (Fine Sounds), investment banking (Banca Profilo).

Tra le principali novità del programma delle prestazioni integrative 2017 c’è il contributo per la formazione e l’aggiornamento professionale previsto per agenti, rappresentanti, consulenti finanziari e per gli agenti che operano sotto forma di società di capitale. Per gli agenti è stata investita una spesa complessiva di 1,5 milioni, mentre per le società di capitale lo stanziamento è di 200 contributi fino a 200.000 euro.

Ulteriore importante novità del programma delle prestazioni integrative 2017 è l’introduzione di un contributo sanitario destinato agli agenti in attività con almeno 75 anni di età compiuti. È stato introdotto come forma di sostegno straordinaria per le spese dovute a un infortunio, un ricovero o a spese mediche.

Guardando alla complessa fase che il sistema socio-economico sta attraversando, la Fondazione ha intenzione di introdurre un regime contributivo agevolato in favore degli agenti di commercio fino a 30 anni di età. L’agevolazione, al vaglio dei ministeri vigilanti, sarà concessa a condizione che l’agente, nel triennio 2018–2020, venga iscritto per la prima volta alla Fondazione o che, se già iscritto, si veda conferire un nuovo incarico purché i precedenti siano cessati da almeno tre anni.

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