Un momento di riflessione e confronto per dare voce alle imprese
‘Fondo nuove competenze, a che punto siamo?’ è il tema del webinar di Time Vision in programma giovedì 20 maggio, alle ore 15,30, al quale partecipa il Fondo Formazienda. Un momento di confronto che coinvolge tutti gli attori principali sul piano istituzionale fornendo anche la testimonianza delle imprese che hanno aderito all’iniziativa. A sei mesi dall’avvio operativo della misura voluta dal ministero del Lavoro, e gestita dall’Anpal, il Fondo nuove competenze ha già interessato oltre 2.700 aziende in tutta Italia coinvolgendo una platea importante di lavoratori accompagnati nei percorsi di formazione finalizzati al potenziamento e all’aumento delle competenze.
Uno strumento di politica attiva che ha ricevuto una importante conferma dopo il varo del Piano nazionale di ripresa e resilienza licenziato dal governo Draghi. Relatori del webinar: Daniela Sabatino, presidente Time Vision; Pietro Orazio Ferlito, dirigente Anpal - Gestione dei Programmi operativi Fse; Rossella Spada, direttore Formazienda; Berlino Tazza, presidente Sistema Impresa; Lucia Massa, vicesegretario generale Confsal e capo Dipartimento Formazione Confsal; Antonio Ascione, presidente del Cda Sms Engineering; Francesco Saverio Zurino, Business developer Time Vision. La frequentazione del webinar è gratuita e dà diritto ad 1 credito formativo per i consulenti del lavoro.
“Si tratta sicuramente dello strumento principale che è stato predisposto nella fase emergenziale per prevenire la crisi del lavoro e contestualmente rilanciare la produttività delle aziende - commenta il direttore Rossella Spada –- che chiama in causa a livello operativo i fondi interprofessionali. Credo che sia utile e corretto sviluppare momenti di riflessione e di confronto alla luce dell’esperienza di questi mesi per far emergere aspetti virtuosi ed elementi da migliorare. Formazienda ha creduto fin da subito nell’iniziativa rispondendo con tempismo alla sollecitazione del legislatore. Le imprese hanno bisogno di nuovo sapere per competere in un contesto dove la sfida dell’innovazione caratterizza lo scenario economico. Servono competenze rinnovate anche per sostenere l’occupabilità conciliando gli interessi dei datori di lavoro e dei dipendenti”.