“L’accordo di filiera sottoscritto oggi da Coldiretti, Unaprol, Federolio e Fai (Filiera agricola italiana), per un quantitativo di 10 milioni di kg e un valore di oltre 50 milioni di euro, rappresenta una tappa fondamentale nel processo che abbiamo intrapreso per difendere l’olio italiano, in primis dai violenti attacchi delle multinazionali straniere. Si tratta di un atto patriottico, di responsabilità, per costruire un nuovo modello, difenderci dalla aggressioni che arrivano dall’estero e rilanciare un settore che sta vivendo un momento di grande difficoltà, con la sensibile perdita di quote di mercato". Lo afferma David Granieri, presidente di Unaprol.
"Vogliamo scommettere sulla filiera - spiega - perché è il sistema Italia che vince e non singoli pezzi. L’intento è quello di costruire qualcosa di assolutamente innovativo, per questo abbiamo previsto un prezzo minimo garantito per i produttori, una premialità sulla base di parametri qualitativi e stipulato un accordo pluriennale che possa garantire stabilità di mercato e programmazione".
"All’interno del contratto - aggiunge - abbiamo creato anche un fondo comune a disposizione di tutti che svilupperemo dando la priorità alla ricerca. L’obiettivo è quello di far crescere tutto il sistema culturale che ruota intorno al mondo dell’olio e formare una classe imprenditoriale che possa sentirsi più protetta”.