L’olio extravergine d’oliva risulta di gran lunga il più utilizzato (85% del campione), sia perché è l’olio migliore da usare (36%) sia perché è un olio di qualità (27%), ma anche perché fa bene alla salute (18%). E' quanto emerge da una ricerca Doxa commissionata da Federolio per approfondire il rapporto tra gli italiani e l’olio d’oliva, presentata in occasione della convention promossa da Federolio 'Filo d’olio, segmentare per crescere. Nuove prospettive di consumo e di offerta'.
L’indagine ha mostrato anche una variabilità nel costo per l’acquisto, con il 39% degli italiani che mediamente spende meno di 6 euro al litro, il 48% che spende da 6 a 10 euro e il restante 13% che va oltre i 10 euro. L’acquisto avviene presso la grande distribuzione per quasi la metà del campione (56%) con un prezzo medio di 6,2 euro al litro e una frequenza d’acquisto inferiore al mese e per il 33% direttamente nel luogo di produzione con un prezzo medio che raggiunge gli 8,4 euro/litro e acquisti che avvengono un paio di volte l’anno (32%) e una volta l’anno (26%).
Nella scelta dell’olio, tra le caratteristiche prese in considerazione, c’è l’origine e la provenienza italiana delle olive (52%), il rapporto qualità-prezzo (39%), ma anche la trasparenza di tutte le fasi produttive (31%) e una filiera produttiva certificata (23%). Decisamente forte il legame con la produzione gestita da famiglie storiche, che è rilevante per un italiano su 6. La motivazione è legata all’esperienza e alla qualità che i marchi legati alle famiglie storiche sono capaci di esprimere, oltre che la capacità di valorizzare il made in Italy.