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Professioni: in aumento assunzioni laureati ingegneria

Elaborazione effettuata dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri sui dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere-ministero del Lavoro.

 - Sandra Cunningham
- Sandra Cunningham
11 settembre 2014 | 16.57
LETTURA: 3 minuti

Nel 2014 sono aumentate le assunzioni di personale con un titolo di laurea ingegneristico: 17.840 contro le 16.360 del 2013. E’ quanto emerge dall’elaborazione effettuata dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri sui dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere-ministero del Lavoro.

"Queste cifre non tengono conto -si legge in una nota del Centro studi- di quanti ingegneri hanno perso il loro posto di lavoro, ma in un periodo caratterizzato dall’aumento del tasso di disoccupazione ingegneristico è pur sempre un risultato da non disdegnare".

"Va detto, comunque, che -fa notare- la crescita non coinvolge l'intero territorio nazionale, dal momento che, nelle regioni meridionali, il numero di assunzioni di laureati in ingegneria è in calo del 21,4%. A fronte di questi piccoli segnali positivi, gli ingegneri italiani manifestano preoccupazione e rappresentano l'esigenza di poter contare su strumenti che facilitino l'inserimento lavorativo per i neo laureati, oltre che l'incontro tra domanda e offerta di lavoro".

In particolare, l’80% degli ingegneri ritiene che gli ordini provinciali possano svolgere un ruolo fondamentale nella realizzazione di servizi che facilitino l’incontro con le imprese. Ad esempio, attivando un servizio di raccolta e di pubblicazione di domande di posizioni ingegneristiche da parte di aziende (70,1%) e, allo stesso tempo, di offerte di collaborazione da parte di ingegneri che cercano opportunità professionali (40,1%). Ma non c’è solo il privato.

Il 34,6% degli ingegneri ritiene che gli ordini provinciali debbano attivare un servizio di scouting di avvisi, bandi e concorsi per incarichi pubblici. Un terzo degli intervistati, inoltre, vorrebbe addirittura che gli Ordini creassero all'interno della propria organizzazione una struttura dedicata esclusivamente al mercato del lavoro.

"In riferimento a questa esigenza manifestata dagli iscritti -commenta Massimiliano Pittau, direttore del Centro Studi del Cni- devo dire che gli ordini provinciali si stanno già attrezzando. Gran parte di loro stanno organizzando servizi per ricerca-offerta di lavoro. In particolare: scouting di bandi e avvisi; richieste da parte delle aziende; offerta di prestazione professionale da parte degli ingegneri".

A queste esigenze il Consiglio nazionale degli ingegneri, raccogliendo anche gli stimoli del Congresso di Brescia del 2013, ha cominciato a rispondere attraverso il progetto workING. Uno strumento per l’interazione delle opportunità di lavoro, che si prefigge di mettere a sistema la domanda e l’offerta nel settore dell’ingegneria attraverso il network degli ordini.

"Si tratta -spiega ancora Pittau- di una piattaforma nazionale che si pone come obiettivo quello di far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro. Il Cni ci sta lavorando e lo strumento vedrà la luce nei prossimi mesi".

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