Il neoeletto, bisogna aiutare la fiera a resistere, anche a questi momenti post covid che sono comunque pesanti,
Si è tenuta oggi, venerdì 4 novembre, l’assemblea dei soci di Longarone Fiere Dolomiti con all’ordine del giorno il rinnovo del consiglio direttivo. Ad essere eletto presidente Michele Dal Farra, proposto dalla Provincia di Belluno e selezionato attraverso un bando di manifestazione di interesse. In squadra con lui nel nuovo Consiglio viene confermata Chiara Bortolas per la Camera di commercio di Treviso e Belluno, e i neoeletti Alberto Bortoluzzi per il Comune di Longarone, Veronica De Lorenzi per l’Unione Montana Cadore Longaronese Zoldo e Claudio Olivier per la Pro Loco di Longarone.
Così il nuovo presidente, Michele Dal Farra, nel ringraziare Bellati, evidenzia per lui “una responsabilità, quella di raccogliere la straordinaria impresa di avere portato fino a qua Longarone Fiere Dolomiti. Abbiamo un mercato fieristico in trasformazione, ben prima del covid, che vede sempre meno imprese operare e queste imprese sono imprese piccole. Stavamo andando verso grandi aggregazioni. Poi è arrivato il covid che ha massacrato i fatturati delle aziende di servizi e ha massacrato, ed è la cosa su cui dovremmo lavorare molto, il sistema di relazione con i nostri stakeholder. Affrontiamo questa nuova sfida con ottimismo, sapendo che la Fiera di Longarone è un pezzo di storia di questa provincia. Ha fatto crescere tantissime piccole e medie aziende e quindi siamo pronti a costruire l'altro pezzo di futuro nel modo, ugualmente glorioso così come è stato nel passato”.
Mentre il past president Gian Angelo Bellati ha commentato i suoi quattro anni passati qui in fiera: “mi hanno arricchito professionalmente, ma mi hanno anche arricchito dal punto di vista dei rapporti umani, dei contatti con le persone, che in questo territorio sono stupendi. È stupenda anche questa fiera. Sono felicissimo di questo passaggio di consegne ad una persona che ritengo sia la persona più giusta in questo momento. Per il tipo di esperienza, di capacità e di approccio che ha, un approccio molto ottimistico e costruttivo, che è essenziale. Perché lasciando questa fiera dico che possiamo fare tutti gli errori che vogliamo, ma la Fiera di Longarone deve rimanere”.
Nel sottolineare poi la collaborazione da parte di tutti i soci, ha voluto in particolare lanciare un appello ai soci pubblici: “bisogna aiutare la fiera a resistere, anche a questi momenti post covid che sono comunque pesanti, perché la fiera è un soggetto determinante per attirare le intelligenze, per attirare i saperi, per attirare anche soldi e per andare anche contro quel fenomeno dello spopolamento che è terribile in questa area del bellunese".
"Quindi - ha aggiunto - chiudo questa esperienza con una gioia enorme. Dico sempre che alcune fiere sono fiere del cuore, dei sentimenti e non sono solo i soldi a comandare. Questa la forza di Longarone Fiere Dolomiti, ma sono felicissimo di chiudere questi anni che mi hanno arricchito tantissimo, ho imparato tantissimo, ma i rapporti umani continueranno. Anche con il nuovo Presidente a cui auguro ogni bene e ogni successo per il bene di questo stupendo territorio e questa stupenda gente che c'è qui a Belluno”.