"Allo scoppio della pandemia abbiamo subito messo in campo provvidenze straordinarie perchè abbiamo pensato alle difficoltà dei nostri colleghi che lavorano con le aziende che erano ferme". Così Alessandro Visparelli, presidente dell'Enpacl, intervenendo agli 'Stati generali dei consulenti del lavoro' al Palazzo dei Congressi a Roma, in occasione dei 50 anni dell'Enpacl, l'ente di previdenza dei consulenti del lavoro. "Abbiamo pensato di mettere subito in campo finanziamenti -ha continuato- abbiamo messo a disposizione una convenzione in modo rapido con la Banca popolare di Sondrio per permettere ai colleghi ottenere un finanziamento a tasso agevolato con un massimo di 100mila euro".
"Poi abbiamo messo in campo uno strumento importante acquistando delle licenze di video conferenze per i 22mila iscritti per parlare con i clienti, vista l'impossibilità di muoversi per incontrarli. Uno strumento che garantiamo tuttora anche per il prossimo anno. E consente di svolgere la professione non necessariamente visitando i clienti per questioni di sicurezza", ha continuato. E Visparelli ha ricordato che Enpacl è intervenuto "per assicurare delle provvidenze straordinaria di 3mila euro per tuti coloro che sono stati colpiti da Covid e che hanno avuto necessità d stare a casa, aumentati a 10mila per tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di essere ricoverati. Tutto erogato automaticamente in modo quasi istantaneo", ha sottolineato.
Ma non è finita perchè Enpacl "ha spostato i pagamenti dei contributi -ha spiegato il presidente dell'Enpacl- per l'anno successivo. Un rinvio per 100 milioni delle scadenze. Abbiamo anticipato il reddito di ultima istanza a cui abbiamo aggiunto noi 400 euro, mettendo 20milioni a supporto", ha continuato. Interventi che hanno avuto effetti perchè "stiamo registrando una minore decrescita degli iscritti che a differenza degli anni scorsi si è quasi fermata", ha concluso.