Il presidente egiziano apre il summit del Cairo: "Israele non può continuare la colonizzazione"
"La soluzione" al conflitto in Medio Oriente "è la proclamazione dello Stato palestinese. L'Egitto rifiuta categoricamente la liquidazione della causa palestinese" e "Israele non può continuare la colonizzazione della Palestina. La soluzione è la giustizia, il diritto inalienabile all'autodeterminazione". Così il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, aprendo i lavori del Summit per la pace del Cairo. Occorre "prevenire l'allargamento del conflitto, che può mettere a rischio la stabilità della regione" e far "ripartire il processo di pace", ha sottolineato al-Sisi, secondo il quale è necessario un "ritorno al tavolo di negoziazione per il cessate il fuoco" e "l'applicazione della soluzione di due Stati che convivono pacificamente fianco a fianco, nel rispetto del diritto internazionale". Il presidente egiziano ha inoltre rimarcato la necessità di "non coinvolgere i bambini nella crisi umanitaria" in corso.
"E' un momento molto difficile per l'umanità, prima della nostra fede è importante la vita. Il popolo palestinese deve essere protetto e preservato. L'Egitto è impegnato per far arrivare aiuti a Gaza" e "non ha mai chiuso il varco di Rafah, sono stati i bombardamenti israeliani che hanno interrotto il passaggio. Non possiamo accettare questa migrazione forzata. Il popolo palestinese non vuole lasciare il proprio territorio", ha aggiunto.
Oggi il valico di Rafah è stato aperto e poi richiuso dopo il passaggio dei primi camion con gli aiuti per la popolazione della Striscia di Gaza. "Ho concordato con Biden" sulla necessità di "fornire gli aiuti" ai civili palestinesi "da parte delle Nazioni Unite", ha detto il presidente al-Sisi.
"L'Egitto non ha chiuso il valico di Rafah ma i bombardamenti israeliani hanno ostacolato l'ingresso degli aiuti a Gaza", ha affermato il leader del paese nordafricano. "L'Egitto - ha proseguito - rifiuta il trasferimento dei palestinesi da Gaza al Sinai poiché mira a eliminare la causa palestinese". "Siamo qui in un momento critico, che mette alla prova la nostra umanità prima dei nostri interessi", ha inoltre aggiunto al-Sisi rivolgendosi agli oltre trenta leader presenti.