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Variante sudafricana Omicron in Europa, "massima attenzione"

Un caso individuato in Belgio. L'Italia chiude agli arrivi da 8 paesi

Variante sudafricana Omicron in Europa,
27 novembre 2021 | 00.03
LETTURA: 3 minuti

Omicron, variante africana del covid individuata in Sudafrica, è in Europa. In Belgio è stato trovato il primo caso nel Vecchio Continente e sono scattate le misure, comprese quelle dell'Italia che ha bloccato gli arrivi da 8 paesi. Mentre la quarta ondata della pandemia di coronavirus non si ferma, al quadro si aggiunge un altro elemento di preoccupazione. L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha delineato l'identikit di Omicron, passata dallo status di variante di interesse a quello di variante di preoccupazione.

VARIANTE OMICRON IN EUROPA

Il primo caso della variante sudafricana in Europa è stato confermato in Belgio. La paziente, una giovane non vaccinata e positiva alla variante B.1.1.529, proveniva dall'Egitto dopo aver fatto scalo in Turchia. L'esito del test è stato confermato dall'ospedale universitario UZ Leuven. La donna ha sviluppato sintomi a 11 giorni di distanza dal viaggio in Egitto. La paziente, che presenta una carica virale alta, non sembra aver avuto recentemente legami con il Sudafrica e il Botswana, dove la variante è stata individuata.

ITALIA BLOCCA I VOLI

Nell'ambito di una mobilitazione internazionale, l'Italia ha vietato gli ingressi di chi, negli ultimi 14 giorni, è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini e Malawi. "Sarebbe da irresponsabili non essere preoccupati", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di 'Zapping' su Rai Radio 1. "Penso che siamo in una fase non semplice di gestione di questa pandemia. I numeri soprattutto nel nostro pezzo di mondo, in Europa, sono i numeri di un'ondata in corso piuttosto significativa". E questa nuova variante "ha numerose mutazioni, oltre 30 della proteina Spike, e va presa con grandissima attenzione anche se non abbiamo elementi di certezza tali da poter arrivare a un esito di analisi, ma è evidente che si è scelta una linea di grande prudenza".

Speranza ha sottolineato che "i numeri della variante Omicron sono ancora limitati, 100 casi sequenziati nel mondo". "Noi abbiamo un programma di sequenziamento nel nostro Paese e delle ricerche su queste varianti, che vengono fatte costantemente. La stessa cosa avviene nella maggior parte dei Paesi europei. Ora è evidente che la cercheremo con ancora più insistenza - ha detto ancora- proveremo ad intensificare ancora il sequenziamento nel nostro come negli altri Paesi euopei. In questo momento c'è un solo caso certificato in Europa, ed è in Belgio, ma è evidente che possano esserci altri casi nei prossimi giorni anche in altri Paesi".

OMS: "RISCHIO REINFEZIONE"

Omicron è stata giudicata dall'Oms una 'variante di preoccupazione': "Ha un ampio numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti. Gli elementi preliminari suggeriscono un aumentato rischio di reinfezione con questa variante in confronto ad altre varianti di preccupazione", ha spiegato l'Organizzazione Mondiale della Sanità in relazione alla variante B.1.1.529 al termine della riunione del panel di esperti che ha esaminato i dati disponibili sul mutante.

UE: "NOTIZIE PREOCCUPANTI"

"Le notizie relative alla nuova variante covid sono molto preoccupanti. Ho parlato con gli scienziati e con i produttori" di vaccini "Condividono la preoccupazione: per favore, vaccinatevi in fretta se non lo avete già fatto e seguite le regole per proteggervi", ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. "Non è escluso che possano servire versioni aggiornate dei vaccini attualmente disponibili. "I contratti dell'Unione Europea con i produttori prevedono che il vaccino debba essere immediatamente aggiornato alle nuove varianti che emergono. L'Europa ha preso precauzioni".

"Sulla base delle evidenze disponibili, è probabile che" la nuova variante "sia associata a un livello molto alto di trasmissibilità e fuga immunitaria significativa". Finora, invece, "non ci sono prove di cambiamenti nella gravità dell'infezione", ha osservato il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc) ha diffuso nel suo aggiornamento settimanale sulle malattie infettive.

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