Non solo Michael Flynn. Anche il ministro della Giustizia Jeff Sessions ha avuto contatti con l'ambasciatore russo a Washington, contatti che ha nascosto quando, durante l'audizione di conferma al Senato, gli chiesero cosa avrebbe fatto se avesse saputo di qualcuno della campagna Trump che aveva avuto contatti con il governo russo prima delle elezioni. Lo rivela il Washington Post, lo stesso giornale che nei giorni scorsi aveva rivelato dei contatti avuti tra Flynn, costretto a dimettersi da consigliere per la Sicurezza nazionale dopo soli 24 giorni, e lo stesso ambasciatore, Sergej Kyslyak, con il quale aveva parlato delle sanzioni a Mosca.
"Non sono al corrente di alcuna attività", aveva risposto Sessions che, secondo il giornale, ha incontrato due volte il diplomatico. Secondo il portavoce del Procuratore generale, la risposta data ai senatori non è fuorviante, dal momento che Sessions aveva avuto colloqui con oltre 25 ambasciatori stranieri come membri della commissione Forze armate del Senato.
Secondo quanto riferito dal dipartimento di Giustizia, nell'autunno scorso c'è stata una visita nell'ufficio dell'ambasciatore russo ed un incontro con altri ambasciatori nel corso dell'estate mentre Sessions era senatore. In totale, è stato ribadito, il futuro Procuratore generale nel corso dell'anno ha incontrato 25 ambasciatori. "Non c'è assolutamente nulla di fuorviante nella sua risposta - ha insistito la portavoce del ministro della Giustizia, Sarah Isgur Flores -. Gli è stato chiesto durante l'audizione dei contatti tra la Russia e la campagna di Trump, non degli incontri che ha avuto come senatore e membro delle commissione Forze armate".
"Non ho mai incontrato alcun funzionario russo per discutere dei temi della campagna - ha scandito dal canto suo in una nota lo stesso Sessions - Non ho alcuna idea di che accusa si tratti, è falsa".
Interpellato in proposito, l'addetto stampa dell'ambasciata russa a Washington, Nikolai Lakhonin, citato dall'agenzia di stampa Interfax, ha detto che la rappresentanza "non commenta i numerosi contatti" tra i diplomatici russi "ed i partner locali".
I Democratici: "Si dimetta" - I Democratici americani partono all'attacco del ministro della Giustizia: "Sessions ha mentito sotto giuramento durante la sua audizione di conferma al Senato - ha denunciato Nancy Pelosi, leader della minoranza democratica alla Camera -. Sessions non è adatto a servire come Procuratore generale del nostro Paese e si deve dimettere".
"Se è vero che Sessions ha nascosto i suoi incontri con Kislyak, deve ritirarsi, è un dovere", ha scritto su twitter il deputato Adam Schiff qualche ore dopo l'annuncio che la commissione Intelligence della Camera dei rappresentanti di cui fa parte indagherà sulle accuse di collusione tra la campagna di Donald Trump e la Russia.