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Xi a Blinken: "Usa e Cina siano partner e non rivali"

Incontro a Pechino tra il leader cinese e il segretario di Stato Usa. Il ministro degli Esteri Wang Yi avverte: "Scegliere tra stabilità e spirale discendente"

Il leader cinese Xi Jinping con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken - (Afp)
Il leader cinese Xi Jinping con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken - (Afp)
26 aprile 2024 | 08.32
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Stati Uniti e Cina dovrebbero essere "partner e non rivali". E' quanto ha affermato il leader cinese Xi Jinping che a Pechino ha incontrato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. Xi, riferisce il South China Morning Post, ha invitato gli Stati Uniti a essere partner del gigante asiatico, invitandoli a non comportarsi in modo da "dire una cosa e farne un'altra".

"Quest'anno è il 45esimo anniversario dall'avvio delle relazioni diplomatiche tra Cina e Stati Uniti - ha detto Xi, stando alle notizie della Cctv - i due Paesi dovrebbero essere partner, non rivali. Dovrebbero raggiungere entrambi il successo e non danneggiarsi a vicenda. Dovrebbero cercare un terreno comune, pur mantenendo le divergenze, invece di arrivare a una competizione feroce. Dovrebbero mantenere la parola ed essere risoluti nei fatti, invece di dire una cosa e farne un'altra". "Ho proposto come principi fondamentali rispetto reciproco, coesistenza pacifica e cooperazione di reciproco beneficio. Sono lezioni apprese dal passato e una guida per il futuro", ha aggiunto Xi.

Il leader cinese auspica inoltre che gli Stati Uniti possano guardare allo sviluppo del gigante asiatico in modo "positivo". "Si tratta di una questione fondamentale che va affrontata - ha detto il leader cinese - affinché le relazioni tra Cina e Stati Uniti possano davvero stabilizzarsi, migliorare e progredire". "E' proprio come il primo bottone di una camicia da sistemare", ha detto Xi a Blinken, insistendo sul fatto che è "desiderio comune di entrambe le popolazioni e della comunità internazionale vedere un rafforzamento del dialogo tra Cina e Stati Uniti" e che i due Paesi "sappiano gestire le divergenze" in nome della "cooperazione". "Ho detto molte volte che il pianeta è abbastanza grande per ospitare lo sviluppo comune e la prosperità di Cina e Stati Uniti", ha incalzato Xi.

Xi ha poi riconosciuto che si sono registrati alcuni progressi nelle relazioni tra Cina e Usa dai colloqui dello scorso novembre con il presidente Usa Joe Biden. Tuttavia, al contempo ha avvertito che "ci sono ancora tante questioni da risolvere". "C'è ancora spazio per un ulteriore impegno", ha detto Xi. "Ci sono ancora questioni da affrontare che richiedono ulteriore impegno - ha detto Xi - La visita di questa volta è stata concordata tra me e il presidente Biden durante il nostro recente colloquio telefonico". "Spero sia per voi produttiva", ha aggiunto il leader cinese, che ha parlato di una situazione internazionale giudicata "fluida" e "turbolenta".

Blinken: "Impegnati a rafforzare dialogo"

Gli Stati Uniti sono "impegnati a mantenere e rafforzare le linee di comunicazione" con la Cina e a "gestire in modo responsabile le nostre divergenze, in modo da evitare fraintendimenti, percezioni errate ed errori di valutazione", ha detto dal canto suo Blinken.

Il segretario di Stato ha citato esempi di "progressi" dall'incontro tra Xi e Joe Biden dello scorso novembre, come il "ripristino dei colloqui militari, la lotta al traffico di stupefacenti e la riflessione comune sul futuro dell'intelligenza artificiale". Il faccia a faccia con Xi è avvenuto dopo il colloquio di Blinken con il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, andato avanti per cinque ore, come ha riportato la Cnn, e che Blinken ha descritto come "molto schietto e costruttivo".

In conferenza stampa Blinken ha poi evidenziato che "la Russia avrebbe problemi a sostenere il suo assalto all'Ucraina senza il sostegno della Cina".

Blinken ha quindi sollecitato la Cina a sfruttare la sua influenza "per dissuadere l'Iran e i suoi proxy dall'allargamento del conflitto in Medio Oriente", ha detto ai giornalisti dopo i colloqui a Pechino.

Pechino avverte: "Scegliere tra stabilità e spirale discendente"

Poco prima Blinken aveva incontrato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, il quale ha avvertito gli Stati Uniti che i recenti miglioramenti nelle relazioni tra i due Paesi sono messi a repentaglio da “interruzioni” che potrebbero riportarli in una “spirale discendente” che porterebbe alla rivalità, allo scontro e persino al conflitto.

Blinken, da parte sua, ha auspicato ''progressi'' nelle relazioni tra Washington e Pechino. "Spero che faremo qualche progresso sulle questioni concordate dai nostri presidenti", ha dichiarato. Tra queste, Blinken ha citato i rischi legati all'Intelligenza artificiale, la collaborazione militare tra Cina e Stati Uniti, la questione del Fentanyl.

La visita di Blinken

La visita di tre giorni di Blinken in Cina arriva cinque mesi dopo un vertice di grande successo tra i leader statunitensi e cinesi Joe Biden e Xi Jinping, seguito da una diminuzione delle tensioni su Taiwan, dal ristabilimento dei contatti tra gli eserciti dei due Paesi e cooperazione bilaterale in materia di lotta al narcotraffico.

Gli Stati Uniti stanno ora minacciando sanzioni contro le aziende cinesi che riforniscono l’industria della difesa russa. L’amministrazione Biden ha anche rafforzato i controlli sulle esportazioni di chip per computer avanzati. Mentre Blinken era in viaggio verso la Cina, il Congresso ha approvato una legge che entro un anno metterebbe al bando la piattaforma di social media TikTok negli Stati Uniti – se la sua società madre cinese, ByteDance, non vende la sua partecipazione – e fornirà miliardi di dollari in aiuti per l’Indo-Pacifico che andrebbe ampiamente a vantaggio di Taiwan.

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