Ultimo discorso della presidente della Commissione Ue sullo stato dell'Unione: "L'europa ora è verde, digitale e geopolitica, 300 giorni per finire lavoro". E lancia un appello per lo stop alla violenza sulle donne: "No, significa no"
L'Ue deve "guardare avanti e prepararsi per restare competitiva" durante la transizione verde. "Per questo ho chiesto a Mario Draghi, uno dei più grandi cervelli economici d'Europa, di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea". Lo annuncia la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, nell'ultimo discorso sullo stato dell'Unione della legislatura, in plenaria a Strasburgo. "Perché l'Europa farà 'whatever it takes', qualsiasi cosa serva, per mantenere il suo vantaggio competitivo", afferma.
Nel discorso von der Leyen ha delineato le principali priorità e iniziative per l'anno a venire, ricordando che "grazie a questo Parlamento, agli Stati membri e alla mia squadra di commissari, abbiamo realizzato oltre il 90% delle linee guida politiche che ho presentato nel 2019. Insieme abbiamo dimostrato che, quando l'Europa è coraggiosa, fa le cose. E il nostro lavoro è lungi dall'essere terminato: quindi, stiamo uniti. Manteniamo gli impegni oggi e prepariamoci per domani".
Nel corso della legislatura che terminerà nel prossimo giugno, sottolinea, l'Unione Europea è diventata più "verde, digitale e geopolitica" e gli ultimi "300 giorni" di mandato serviranno a "terminare il lavoro". Occorre, afferma von der Leyen, "guadagnarsi la fiducia degli europei per affrontare le loro aspirazioni e ansie. E nei prossimi 300 giorni dobbiamo finire il lavoro che ci hanno affidato. Quando, nel 2019, mi sono presentata di fronte a voi con il mio programma per un’Europa verde, digitale e geopolitica, so che alcuni avevano dei dubbi. E questo prima che il mondo venisse sconvolto da una pandemia globale e da una brutale guerra sul suolo europeo. Ma guardate dove si trova l’Europa oggi. Abbiamo assistito alla nascita di un’Unione geopolitica: sostenendo l’Ucraina, resistendo all’aggressione della Russia, rispondendo a una Cina assertiva e investendo in partenariati".
Sul Green Deal "manteniamo la rotta. Restiamo ambiziosi. Ci atteniamo alla nostra strategia di crescita. E lotteremo sempre per avere una transizione equa e giusta". "Ora - continua - abbiamo un Green Deal europeo che rappresenta il fulcro della nostra economia e un’ambizione senza pari. Abbiamo tracciato la strada per la transizione digitale e siamo diventati pionieri globali nei diritti online. Abbiamo lo storico Next Generation Eu, che combina 800 miliardi di euro di investimenti e riforme e crea posti di lavoro dignitosi, per oggi e per domani. Abbiamo posto le basi per un’Unione sanitaria, contribuendo a vaccinare un intero continente, e gran parte del mondo. Abbiamo iniziato a renderci più indipendenti in settori critici, come l’energia, i semiconduttori o le materie prime", afferma.
Il Green Deal, continua, "è la nostra risposta alla chiamata della Storia. E quest'estate, la più calda di sempre in Europa, ce lo ha ricordato con forza. La Grecia e la Spagna sono state colpite da incendi devastanti. E abbiamo visto il caos e la carneficina provocati dagli eventi meteorologici estremi, dalla Slovenia alla Bulgaria, in tutta l'Unione. E' la realtà di un pianeta in ebollizione. Il Green Deal è nato dalla necessità di proteggere il pianeta". Con questo programma, conclude, "siamo passati da un'agenda climatica ad un'agenda economica".
Ora che "entriamo in una nuova fase del Green Deal, una cosa non cambierà mai: continueremo a sostenere l'industria europea nel corso di questa transizione", assicura von der Leyen. "Dall'eolico all'acciaio, dalle batterie ai veicoli elettrici, la nostra ambizione è chiarissima: il futuro della nostra industria delle tecnologie pulite dev'essere Made in Europe", aggiunge.
La Commissione Europea lancerà "un dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'Ue, Sono e resto convinta che l'agricoltura e la protezione della natura possono convivere. Abbiamo bisogno di entrambe le cose", sottolinea von der Leyen. "Colgo l'occasione per esprimere il mio apprezzamento per i nostri agricoltori, per ringraziarli per il cibo che ci forniscono ogni giorno", aggiunge. L'agricoltura è stato uno dei dossier del Green Deal sui quali il Ppe ha frenato in Parlamento, in particolare sulle norme per la conservazione della natura.
La presidente della Commissione Europea, rivendica il successo ottenuto sul piano dell'occupazione con Next Generation Eu, il piano per la ripresa post Covid e per la transizione verde e e con il suo progenitore, Sure, che finanzia gli schemi nazionali a tutela dell'occupazione come la cassa integrazione. "Con Sure - dice nella plenaria a Strasburgo - abbiamo salvato 40 mln di posti di lavoro: questa è l'economia sociale di mercato in azione. Possiamo esserne orgogliosi. E poi abbiamo immediatamente riavviato il motore della nostra economia, grazie a Next Generation Eu. E oggi vediamo i risultati: l'Europa è vicina alla piena occupazione. Invece di milioni di persone che cercano lavoro, oggi milioni di posti di lavoro cercano lavoratori", conclude.
Von der Leyen annuncia poi un nuovo summit europeo con le parti sociali sotto la presidenza belga, nella prima metà del 2024. "Sono passati quasi 40 anni da quando Jacques Delors ha riuniti a Val Duchesse un incontro che ha visto nascere il dialogo sociale europeo - dice nell'ultimo discorso sullo stato dell'Unione della legislatura, a Strasburgo - da allora, le parti sociali hanno dato forma all'Unione di oggi, assicurando progresso e prosperità per milioni di persone. Oggi ci dobbiamo focalizzare sulle sfide del mercato del lavoro, dalle competenze alle carenze di lavoratori, alle nuove sfide dell'intelligenza artificiale. Per questo, insieme alla presidenza belga l'anno prossimo, riuniremo un nuovo summit con le parti sociali, ancora una volta a Val Duchesse", un castello nel comune di Auderghem, nella parte sud della regione di Bruxelles-Capitale.
"Mi piacerebbe che fissassimo nella legge il principio che 'no vuol dire no'. Non ci può essere vera eguaglianza senza libertà dalla violenza", dice la presidente della Commissione Europea.
"La politica è sempre anche una cosa personale. Durante questo mandato, dal 2019, ho avuto la fortuna, nella mia famiglia, di avere tre nipotini: prima non ero nonna", dice la presidente della Commissione Europea rispondendo agli interventi dei presidenti dei gruppi politici dopo il discorso. "L'esperienza di accogliere tre nuovi bimbi in questo mondo - continua - cambia anche la visione, per il loro futuro. La mia prospettiva è molto limitata, ma se guardo a questi bambini, nel 2030 avranno l'età per andare a scuola, nel 2050 forse vorranno farsi una famiglia. E naturalmente mi chiedo: avranno anche loro un'estate, un autunno, un inverno e una primavera come quando noi eravamo bambini? Potranno avere una famiglia?". "Per questo sono personalmente, profondamente impegnata per il Green Deal: perché so che è importante per la sopravvivenza, ma è anche fondamentale per la nostra prosperità. Possiamo farcela insieme, se restiamo uniti", conclude.