Il presidente sugli scontri interni nel fronte russo: "Ora si attaccano alla gola tra di loro anche per attribuirsi un certo avanzamento tattico"
Gli scontri interni nel fronte russo riguardo a chi spetti il maggiore credito per "l'avanzata tattica" su Soledar sono un "chiaro segno del fallimento del nemico". Lo ha detto Volodymyr Zelensky, sottolineando che "dopo 324 giorni di piena guerra, tutto è cambiato per la Russia: ed ora si attaccano alla gola tra di loro anche per attribuirsi un certo avanzamento tattico".
"Questo è un chiaro segno di fallimento per il nemico - ha aggiunto il presidente ucraino - ed è un nuovo incentivo a mettere pressione sull'occupante e infliggere grandi sconfitte". Il ministero della Difesa russo ieri ha dichiarato di aver conquistato Soledar, mentre le forze ucraine affermano che i combattimenti sono ancora in corso. La battaglia per la cittadina orientale è diventata oggetto di scontro tra le milizie private di Wagner, i cui mercenari hanno compiuto gran parte dei combattimenti, e il ministero della Difesa che rivendica il suo ruolo.
"La difficile battaglia per il Donetsk continua - ha concluso Zelensky nel suo discorso notturno - la battaglia per Bakhmut e Soledar, per Kreminna, per le altre città e villaggi dell'est del nostro Paese continua. Nonostante il nemico abbia concentrato il grosso delle sue forze in questa direzione, i nostri combattenti stanno difendendo lo Stato".