Il presidente in un'intervista al 'Die Welt': "Ritengo che Pechino ne sia consapevole". Oggi la visita di Wang Yi a Mosca
"Se la Cina si allea con la Russia" in questa guerra contro l'Ucraina, allora "si avrà una guerra mondiale". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al 'Die Welt', aggiungendo di ritenere che "la Cina ne è consapevole". "Per noi è importante che la Cina non sostenga la Federazione russa in questa guerra. In realtà, vorrei che fosse dalla nostra parte", ha detto Zelensky. Ma "al momento, non credo sia possibile". Il presidente ucraino ha però auspicato che "la Cina faccia una valutazione pragmatica di ciò che sta accadendo".
LA POSIZIONE CINESE - Sabato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco la Cina, attraverso il numero uno della politica estera di Pechino Wang Yi, si è detta pronta a presentare un'iniziativa di pace per mettere fine alla guerra in Ucraina. "Un documento in cui illustrerà la sua posizione sulla soluzione politica della crisi ucraina. Questa guerra non può continuare", ha spiegato Wang nel suo intervento precisando che Pechino "è ferma dalla parte della pace e del dialogo". "E' necessario sostenere i principi della Carta dell'Onu e dare una possibilità alla pace", ha aggiunto, sottolineando che la proposta cinese enfatizzerà che l'integrità territoriale e la sovranità di tutti i Paesi devono essere rispettate.
I TIMORI USA - Ma all'entrata in campo cinese, ha fatto seguito, a stretto giro, l'altolà degli Stati Uniti, con il segretario di Stato Antony Blinken che in un faccia a faccia con l'omologo cinese a Monaco, ha minacciato "conseguenze" se la Cina dovesse aiutare materialmente la Russia nella guerra.
Il timore degli Usa, ha chiarito poi in un'intervista alla Cbs Blinken, è che la Cina stia valutando la possibilità di dare alla Russia armi e munizioni per la guerra in Ucraina. Secondo Blinken, le aziende cinesi hanno già fornito "supporto non letale" alla Russia e nuove informazioni suggeriscono che Pechino potrebbe fornire "supporto letale". Questa escalation avrebbe "gravi conseguenze" per la Cina, ha avvertito.
LA REPLICA DI PECHINO - Parole per niente distensive a cui ha replicato lo stesso Wang: "Gli Stati Uniti dovrebbero promuovere una soluzione politica alla crisi piuttosto che gettare benzina sul fuoco e sfruttare l'opportunità a proprio vantaggio". Pechino "ha sempre avuto un ruolo costruttivo", e la Cina non accetta "imposizioni" da parte degli Stati Uniti nei propri rapporti con la Russia.
E oggi, mentre Biden è Kiev, Wang Yi è atteso a Mosca, secondo quanto riporta il Guardian.