Dopo una nuova ondata di attacchi missilistici da parte della Russia che ha causato la morte di almeno sette persone
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha affermato che 10 milioni di ucraini sono senza energia elettrica dopo una nuova ondata di attacchi missilistici da parte della Russia che ha causato la morte di almeno sette persone. "Stiamo facendo di tutto per normalizzare la fornitura elettrica", ha detto Zelensky nel suo discorso serale. "La difesa aerea ucraina è riuscita ad abbattere sei missili da crociera e cinque droni", ha aggiunto.
Ieri la Russia ha colpito l'Ucraina colpendo più installazioni energetiche e altri edifici civili meno di due giorni dopo uno dei suoi bombardamenti più pesanti. Sette persone sono morte quando un missile ha colpito il loro condominio a Vilnyansk, vicino alla città meridionale di Zaporizhzhia. Un impianto di produzione di gas e una fabbrica di missili a Dnipro sono stati tra gli ultimi obiettivi, secondo quanto riferito da funzionari governativi.
Coloro che soffrono di interruzioni di corrente sono principalmente nella capitale, Kiev, la città occidentale di Vinnytsia, la città portuale di Odessa, nel sud-ovest, e Sumy, nel nord-est.
Stato maggiore Kiev: "Avanzata russa respinta in 9 insediamenti"
L'Ucraina ha respinto l'avanzata russa nei pressi di 9 insediamenti nell'est del Paese. Lo rende noto lo stato maggiore di Kiev, precisando che "nelle ultime 24 ore, l'esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi vicino a Novoselivske e Stelmakhivka, nell'oblast di Luhansk e a Bilohorivka, Verkhniokamianske, Spirne, Opytne, Pervomaiske, Vodiane e Novomykhailivka, nell'oblast di Donetsk".
L'esercito ucraino ha colpito "quattro centri di comando russi, 22 depositi di equipaggiamento e personale militare, sei depositi di munizioni e altri quattro siti strategici dell'esercito russo - ha aggiunto lo stato maggiore - Ieri le forze russe hanno lanciato 27 missili, cinque attacchi aerei e oltre 50 attacchi con lanciarazzi multipli contro l'Ucraina".
Aiea chiede a Russia ritiro truppe da centrale di Zaporizhia
Il consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) chiede alla Russia di ritirare i suoi militari e altro personale russo dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, abbandonare le sue "pretese infondate" sulla proprietà dell'impianto e cessare qualsiasi attività negli impianti nucleari ucraini.
La risoluzione è stata sostenuta dalla maggioranza del consiglio, che comprende 35 paesi. Afferma inoltre che l'Aiea non ha trovato segni di attività nucleare non dichiarata o materiali relativi allo sviluppo di dispositivi di dispersione delle radiazioni (le cosiddette "bombe sporche") in Ucraina.
La risoluzione esprime inoltre profonda preoccupazione per la pressione sul personale ucraino della centrale di Zaporizhzhia, nonché per le ripetute interruzioni dell'approvvigionamento energetico esterno dovute ai bombardamenti.
Peskov
La Russia continuerà a mantenere i propri contatti con l'Aiea, ha commentato il portavoce del presidente russo Dmytro Peskov. "Continueremo a parlare con l'Aiea", ha affermato Peskov, rispondendo all'invito del consiglio dei governatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica a ritirare i suoi militari e altro personale russo dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, ad abbandonare "rivendicazioni infondate" sulla proprietà dell'impianto e a cessare qualsiasi attività negli impianti nucleari ucraini.