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Ucraina, missili su Odessa e Kiev. Esplosioni anche in Crimea

Nuovo scambio di accuse Kiev-Mosca per attacco su Zaporizhia. Intelligence Gb: "Il 15 novembre 80 attacchi in un giorno, mai così tanti"

(Afp)
(Afp)
17 novembre 2022 | 09.28
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Ancora bombardamenti russi su diverse città dell'Ucraina. Almeno due persone sono morte oggi in un attacco contro una cittadina nella regione ucraina di Zaporizhia, che ha portato le autorità ucraine e russe a scambiarsi nuove accuse sulla paternità dei lanci di missili. "Durante la notte, i russi hanno nuovamente lanciato un attacco missilistico su una città nella regione. A seguito dell'impatto di tre razzi, sono stati distrutti tre edifici civili", ha dichiarato su Telegram il capo dell'amministrazione militare di Zaporizhia, Oleksandr Staruch, aggiungendo che uno dei proiettili ha "distrutto" un edificio residenziale a due piani. "Ci sono persone sotto le macerie. Secondo i dati preliminari, due sono morte".

KIEV - "Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto due missili da crociera su Kiev. Lo ha riferito l'amministrazione militare della città su Telegram, precisando che non ci sono dati su vittime e danni e che le informazioni sono in fase di chiarimento.

ODESSA COLPITA DA MISSILE RUSSO - Il porto ucraino meridionale di Odessa è stato colpito questa mattina da un missile russo. A riferirne è stato il comando militare meridionale ucraino. Esplosioni, ha reso noto Ukrinform, sono state avvertite anche nella città di Dnipro.

ESPLOSIONI IN CRIMEA - Esplosioni sono state segnalate anche nella città di Dzhankoi, in Crimea. Ad essere colpito, secondo le notizie riportate dai media ucraini, che hanno dato l'annuncio, è stato un aeroporto russo. Citando Telegram, Ukrinform fa risalire le deflagrazioni alla tarda serata di ieri.
I mass media russi hanno inoltre riferito che un drone ha attaccato la sottostazione elettrica di Kafa. Oleg Kryuchkov , consigliere del presidente russo della Crimea, ha affermato che il drone è stato abbattuto, che la centrale elettrica non è stato danneggiata e l'alimentazione non è stata interrotta. Il canale Telegram filogovernativo russo Mash ha scritto che l'attacco è avvenuto durante la notte del 17 novembre e che sul posto sarebbero stati ritrovati i resti di un drone ucraino. L'esercito di Kiev non ha commentato pubblicamente questi rapporti.

KIEV: "MORTI 400 MILITARI RUSSI IN 24 ORE" - La Russia ha perso nell’ultimo giorno 400 uomini, facendo salire a 83.110 le perdite fra le file russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 83,110 uomini, 2.878 carri armati, 5.804 mezzi corazzati, 1.860 sistemi d'artiglieria, 393 lanciarazzi multipli, 209 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 278 aerei, 261 elicotteri, 4.362 autoveicoli, 16 unità navali e 1.531 droni.

"80 ATTACCHI IN UN GIORNO, MAI COSÌ TANTI " - "Nel pomeriggio del 15 novembre, la Russia ha effettuato fino a 80 attacchi missilistici a lungo raggio, principalmente contro infrastrutture energetiche in tutta l'Ucraina. Si è trattato probabilmente del maggior numero di attacchi che Mosca abbia realizzato in un solo giorno dalla prima settimana dell'invasione". Lo scrive, nel suo ultimo rapporto quotidiano sulla situazione sul terreno in Ucraina, l'intelligence Gb.

"Le munizioni - si legge ancora nell'analisi, divulgata dal ministero della Difesa di Londra - sono state lanciate da piattaforme aeree, marittime e terrestri. Anche se gran parte dei missili è stata intercettata con successo, l'Ucraina sta sperimentando una significativa diminuzione dell'energia disponibile sulla rete nazionale. Questo avrà un impatto sull'accesso della popolazione civile alle comunicazioni, al riscaldamento e all'approvvigionamento idrico". "I continui attacchi di questa portata - conclude il rapporto - attingono profondamente alle riserve russe di missili da crociera convenzionali: il degrado dell'infrastruttura nazionale ucraina è diventato un elemento chiave dell'approccio strategico della Russia alla campagna".

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