Kuleba sente Blinken: "Mosca responsabile per missile in Polonia". Ma secondo le prove raccolte da Varsavia, Usa e Nato, il razzo caduto in territorio polacco appartiene a Kiev
La Russia è aperta a negoziati con l'Ucraina e Kiev ne è a conoscenza. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti. "Qualsiasi negoziato deve porsi degli obiettivi e i nostri sono ben noti. Tali obiettivi possono essere raggiunti con una operazione militare speciale o con negoziati e la Russia è aperta e entrambe le possibilità", ha aggiunto Peskov. In Russia nessuno parla o ha parlato di armi nucleari, ha affermato poi il portavoce del Cremlino, sottolineando che tale narrativa appartiene esclusivamente alle capitali d'Europa.
Intanato Kiev insiste nell'attribuire alla Russia la piena responsabilità del missile caduto in Polonia il 15 Novembre. "Ho avuto un colloquio telefonico con il segretario di stato americano Antony Blinken proprio durante un altro massiccio attacco missilistico contro l'Ucraina questa mattina. Condividiamo l'opinione che la Russia abbia piena responsabilità del suo terrorismo missilistico e delle sue conseguenze in territorio ucraino, polacco e moldavo", ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Ho ringraziato gli Stati Uniti per la loro fondamentale assistenza alla nostra difesa e ho sottolineato che le consegne di sistemi di difesa aerea all'Ucraina dovrebbero essere accelerate. I Nasams hanno già dimostrato la loro efficienza. Sono anche convinto che sia giunto il momento dei "Patriot".
Tutte le prove raccolte dalla NATO, dagli Stati Uniti e dalla Polonia indicano che il missile che ha ucciso due persone in Polonia è stato lanciato dalle forze ucraine. A dichiararlo è stato oggi il capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale della Polonia, Jacek Severa. Le prove "indicano che abbiamo a che fare con un missile S-300 lanciato dalle difese aeree ucraine", ha dichiarato in un'intervista alla radio polacca RMF.