Sokov: "Le forze di Mosca passeranno a una posizione difensiva. Obiettivo ora è il controllo di intere regioni Luhansk e Donetsk, poi attacchi missilistici circoscritti a difesa e a terra operazioni di bassa intensità"
"Entro una o due settimane al massimo", i militari della Russia sul terreno in Ucraina "passeranno a una posizione difensiva". Nel frattempo, cercheranno di conquistare le intere regioni di Luhansk e Donetsk, un obiettivo a cui possono ambire, spiega in una intervista all'Adnkronos Nikolai Sokov, analista al Center for Disarmament and Non‑Proliferation di Vienna, fra il 1987 e il 1992 al ministero degli Esteri a Mosca, impegnato nei negoziati sul disarmo Start 1 e Start 2. Quello che accadrà nei prossimi giorni sarà quindi "decisivo" perché "i russi non hanno più le risorse per continuare questa guerra di posizione, in cui si combatte per ogni metro quadrato".
"Le risorse delle forze militari russe per questa guerra sono limitate", l'obiettivo di Mosca è quindi "molto più limitato di quello prefissato all'inizio" dell'invasione. Da definire ancora cosa accadrà nelle zone attualmente occupate di Zaporizhzhya e Kherson. "Ma i militari russi non si sposteranno oltre" suggerisce l'analista.
Dopo, proseguiranno operazioni a terra circoscritte e attacchi missilistici per indebolire le strutture della difesa Ucraina, i depositi di carburante, i sistemi di comando, controllo e comunicazione, precisa l'analista, ricordando come gli obiettivi militari di Mosca in Ucraina siano cambiati dal 24 febbraio, da quello iniziale per il cambio di regime e il controllo di Kiev. Nel breve futuro quindi, conclude Sokov, "non ci saranno più molti movimenti di forze a terra in territorio ucraino, anche se proseguirà il fuoco di bassa intensità".