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Ucraina-Russia, Zelensky: "Putin? Negoziati ora impossibili"

Peskov conferma: "Nessuna prospettiva per ripresa colloqui". Per Medvedev "necessaria totale capitolazione di Kiev alle condizioni di Mosca"

Fotogramma /Ipa
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12 settembre 2022 | 11.45
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Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, in un'intervista al canale televisivo americano Cnn, ha dichiarato che i negoziati con il presidente della Russia, Vladimir Putin, sono attualmente impossibili. "Non oggi - ha affermato -. Non vedo alcun desiderio da parte loro di essere costruttivi. Non parlerò con chiunque emetta ultimatum".

Zelensky ha inoltre osservato che qualsiasi accordo tra Ucraina e Russia può essere concluso solo in caso di completo ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino. "Nessuna sanzione può essere revocata - ha aggiunto - Non possiamo discutere di nulla con la Russia finché non lascerà il nostro territorio. Soltanto dopo la guerra si potrà parlare di cancellazione di alcune sanzioni, di risarcimenti, di pagamenti da parte loro, di diplomazia. Possiamo coinvolgere i leader di qualsiasi Paese, qualsiasi istituzione internazionale in tali negoziati, ma solo dopo che la Russia avrà liberato tutti i nostri territori".

Dal canto suo, anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che la Russia non vede al momento alcuna "prospettiva" per una ripresa dei negoziati con l'Ucraina. "Al momento non vediamo alcuna prospettiva per i negoziati", ha dichiarato il portavoce nel corso di un punto stampa, evidenziando "l'assenza di qualsiasi prerequisito" per la loro ripresa.

Ancora più netta la posizione di Dmitry Medvedev, che ha ribadito che Mosca richiede ancora "la resa totale dell'Ucraina alle sue condizioni". "Un certo Zelensky ha detto che non terrà colloqui con chi lancia ultimatum - ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa - Gli ultimatum di quest'anno li conosce: la totale capitolazione del regime di Kiev alle condizioni della Russia".

Ieri, il ministro degli Affari esteri della Russia, Sergey Lavrov, aveva dichiarato che Mosca non rinuncia ai negoziati con l'Ucraina. "Non rifiutiamo i negoziati, ma coloro che li rifiutano dovrebbero capire che più a lungo trascinano il loro inizio, più difficile sarà per loro negoziare con noi".

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