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Ucraina-Russia, diplomazia e rischio guerra: cosa succede - Le news

16 febbraio 2022 | 10.10
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ORE 11 - Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si recherà stasera in missione a Mosca per un incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. L'incontro avrà luogo domattina, giovedì 17 febbraio. Lo riferisce la Farnesina in una nota spiegando che la missione del ministro Di Maio, che si svolge all’indomani di quella a Kiev, si inserisce nel quadro dell’azione a tutto campo condotta dall’Italia con gli omologhi europei e con i principali partner internazionali per favorire una soluzione diplomatica alla crisi ai confini fra Russia e Ucraina.

ORE 10.55 - "La scelta oggi è quella tra la guerra e i sacrifici tragici che la accompagnano, e il coraggio dell'impegno politico, il coraggio del negoziato diplomatico. In modo molto chiaro l'Unione Europea è per la scelta della diplomazia, per la scelta del negoziato, sapremo dare prova di questo coraggio ma anche della fermezza che sarebbe necessaria se dovesse essere fatta una scelta diversa". A dichiararlo, con un appello rivolto alla Russia e ai suoi dirigenti in conclusione del suo intervento a Strasburgo sulla crisi ucraina, è stato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.

ORE 10.45 - La Nato ha "sentito" le aperture della Russia verso un'uscita diplomatica dalla crisi Ucraina, ma "finora non abbiamo visto alcuna de-escalation sul terreno. Al contrario, vediamo un accumulo di truppe" e "non abbiamo ricevuto risposte al documento scritto" che è stato mandato a Mosca. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a margine della ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles.

ORE 10.35 - Il ministero della Difesa dell'Ucraina ha denunciato via Twitter un attacco informatico ''senza precedenti'' al proprio sito Internet. Chi ha condotto l''attacco informatico, che ''è ancora in corso'', sono ''purtroppo riusciti a trovare punti vulnerabili''. Il ministero di Kiev spiega inoltre su Facebook che ''i nostri specialisti di sicurezza informatica hanno provveduto a nuove impostazioni di sicurezza'', mentre ''i tecnici stanno lavorando al ripristino della funzionalità del portale web''.

ORE 10.15 - Assieme all'impegno diplomatico per sbloccare la crisi Ucraina, "lavoriamo sulla preparazione delle sanzioni e delle misure restrittive nel caso in cui si rendessero necessarie". A sottolinearlo è stato il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, intervenendo a Strasburgo. "Se ci fosse un'aggressione militare contro l'Ucraina il costo per la Russia dovrebbe essere severo, le conseguenze dovrebbero essere massicce", ha aggiunto, ricordando che "tali conseguenze sarebbero pesanti anche per noi europei".

ORE 10 - "L'Ue e i suoi partner transatlantici sono uniti in questa crisi e il nostro appello alla Russia è chiarissimo: non scegliete la guerra". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo a Strasburgo e aggiungendo che "un percorso di cooperazione" con la Russia "è ancora possibile". "Speriamo per il meglio ma siamo preparati per il peggio", ha detto la presidente. "Due futuri diversi davanti a noi - ha detto - Uno in cui il Cremlino decide di dichiarare guerra all'Ucraina con enormi costi umani, qualcosa che pensavano di esserci lasciati alle spalle dopo le tragedie del XX secolo".

ORE 9.50 - Il rischio di aggressione nei confronti dell'Ucraina è piuttosto grande". Lo ha detto alla radio Lbc il sindaco di Kiev affermando che "è la prima volta nella storia dell'Ucraina che così tanti soldati russi sono al confine" e dicendo di sperare in una "soluzione diplomatica dell'ultimo momento". "Ci prepariamo per ogni scenario - ha detto nelle dichiarazioni rilanciate da vari media britannici - Non sappiamo come evolverà la situazione ma speriamo l'invasione non avvenga e che all'ultimo momento si trovi una soluzione diplomatica".

ORE 9.30 - La Russia annuncia il ritorno di unità militari dopo "esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea". "Unità del distretto militare meridionale, conclusa la partecipazione a esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea, si spostano verso i punti di acquartieramento permanenti", ha annunciato il ministero della Difesa russo senza molti dettagli. Ieri la Russia aveva annunciato il ritiro di parte delle truppe schierate vicino al confine con l'Ucraina, dopo aver completato manovre che stavano effettuando nell'area.

ORE 9.15 - "Per quanto riguarda la Russia, posso assicurare che non ci sarà alcun attacco questo mercoledì. Né ci sarà un'escalation nella prossima settimana, né nella settimana successiva, né nel prossimo mese". Lo ha detto l'inviato russo presso l'Ue, Vladimir Chizhov, in dichiarazioni pubblicate da Die Welt in cui ha affermato che "le guerre in Europa raramente iniziano di mercoledì".

ORE 9 - Il Regno Unito non ha visto prove del ritiro di parte delle truppe russe nonostante gli annunci del Cremlino. "Fin quando non vedremo un'adeguata de-escalation dovremmo essere tutti cauti sulla direzione di marcia dal Cremlino", ha detto il ministro britannico della Difesa, Ben Wallace, in dichiarazioni da Bruxelles a Sky News riguardo le tensioni al confine con l'Ucraina.

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