ORE 11.00 - Il Parlamento ucraino ha approvato un pacchetto di sanzioni contro tutti i 351 deputati della Duma che nei giorni scorsi hanno votato a favore del riconoscimento delle due autoproclamate Repubbliche del Donbass e dell'utilizzo di truppe russe all'estero. Lo riporta il Guardian, precisando che le sanzioni prevedono, tra l'altro, il divieto di ingresso in Ucraina ed il congelamento degli asset nel Paese.
ORE 10.34 - Anche il Giappone si unisce al resto del blocco occidentale e imporrà sanzioni alla Russia. Il Giappone condanna con forza le azioni che "compromettono la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, violando il diritto internazionale", ha detto il premier Fumio Kishida parlando con i giornalisti. Per questo, ha aggiunto, Tokyo risponderà "in cooperazione con la comunità internazionale" e "ha deciso di imporre sanzioni" a Mosca. Le sanzioni previste dal Giappone prevedono tra l'altro lo stop ai visti per gli individui legati alle repubbliche separatiste del Donbass, il congelamento dei loro beni e lo stop ai rapporti commerciali con la regione.
ORE 10.15 - "Per fermare Putin dal compiere ulteriori aggressioni, chiediamo ai partner di imporre altre sanzioni alla Russia. Ieri sono stati fatti i primi passi decisivi e ne siamo grati. Ora la pressione deve aumentare per fermare Putin. Colpire la sua economia ed i suoi amici. Colpire di più. Colpire duro. Colpire ora". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, commentando le recenti sanzioni imposte alla Russia dall'Unione Europea e da diversi Paesi occidentali come Gran Bretagna e Stati Uniti.
ORE 9.58 - Kiev denuncia la morte di un soldato e il ferimento di altri sei militari a causa di una serie di attacchi di artiglieria da parte delle milizie separatiste nella regione del Donbas. Il Joint Forces Command ha indicato sul proprio account Facebook che nelle ultime 24 ore si sono verificati 96 attacchi da parte di milizie separatiste, di cui 81 con armi pesanti, riferendo che nell'ambito di questi scontri è morto un soldato colpito da schegge.
ORE 9.40 - L'Ucraina ha iniziato a richiamare in servizio i riservisti dell'esercito di età compresa tra 18 e 60 anni. E' quanto prevede un decreto firmato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky e che indica che Kiev si sta preparando a difendersi da un'invasione russa. I riservisti dovranno prestare servizio per un massimo di un anno, si legge nel decreto. Zelensky vuole così aumentare di circa duecentomila soldati il suo esercito.
ORE 9.05 - La Gran Bretagna è ''molto molto preoccupata per una imminente invasione dell'Ucraina'' da parte della Russia. Lo ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss a Sky News, dicendo che un assalto alla capitale ucraina Kiev è ''una possibilità reale''. ''La Russia ha accerchiato l'Ucraina, per cui possiamo vedere un attacco da qualsiasi direzione'', ha aggiunto Truss, spiegando che ''nel caso di una completa invasione nulla verrà escluso''.
ORE 8.50 - La Cina si è detta '' contraria a qualsiasi sanzione'' contro la Russia. Nel corso di una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha spiegato che Pechino ritiene che la via delle sanzioni non è quella migliore da percorrere per risolvere i problemi.
ORE 8.40 - "Le sanzioni non risolveranno niente". Così, in un post pubblicato sulla pagina Facebook dell'ambasciata, l'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, risponde all'annuncio di ieri del presidente Joe Biden. "E' difficile immaginare che qualcuno a Washington conti sul fatto che la Russia riveda il corso della sua politica estera sotto la minaccia di restrizioni. Non ricordo un singolo giorno in cui il nostro Paese ha vissuto senza restrizioni da parte dell'Occidente", ha scritto il diplomatico russo, aggiungendo che "abbiamo imparato a vivere in queste condizioni e non solo siamo sopravvissuti, ma abbiamo anche sviluppato il nostro Stato".
ORE 8.30 - La Russia è pronta ad esplorare "soluzioni diplomatiche" per la crisi in Ucraina, ma gli interessi di Mosca non sono negoziabili. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un video messaggio trasmesso in occasione del 'Giorno dei difensori della Patria', festività nazionale in Russia. "Il nostro Paese è sempre pronto al dialogo diretto e onesto, per la ricerca di soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi", ha detto Putin, aggiungendo che "gli interessi della Russia, la sicurezza dei nostri cittadini, per noi non sono negoziabili".
ORE 8.22 - La ministra degli Esteri britannica Liz Truss ha difeso le misure adottate contro Mosca e respinto chi ha parlato di ''risposta tiepida'', spiegando che ''queste sono le sanzioni più dure che abbiamo mai messo in atto contro la Russia''. Intervistata da Sky News, Truss ha detto che le sanzioni ''faranno male'' al presidente russo Vladimir Putin, parlando di ''una risposta forte'' al riconoscimento dell'indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine.
ORE 8.05 - L'invasione dell'Ucraina è stato fin "dall'inizio" il piano perseguito da Vladimir Putin. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che si è tenuta nella tarda serata di martedì a Washington. Il piano del leader russo, ha detto Blinken, è stato "fin dall'inizio invadere l'Ucraina, controllare l'Ucraina e il suo popolo, distruggere la democrazia ucraina, che è in netto contrasto con l'autocrazia che lui guida e rivendicare l'Ucraina come parte della Russia". Per il capo della diplomazia di Washington, quella in Ucraina è stata una "crisi fabbricata" ed è la "più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale".
ORE 7.33 - I ministeri degli Esteri di Australia e Nuova Zelanda hanno convocato gli ambasciatori russi nei due Paesi per protestare contro le azioni di Mosca nell'Ucraina orientale. Il premier australiano Scott Morrison, riporta la Bbc, ha riferito che il suo governo non intende ancora espellere l'ambasciatore russo, ma che questa possibilità viene attualmente discussa con i leader di altre nazioni.
ORE 7.25 - Immagini satellitari pubblicate dall'azienda di tecnologia spaziale statunitense Maxar Technologies mostrano quello che viene descritto come un nuovo movimento di truppe e materiali nella Russia occidentale e il movimento di oltre un centinaio di mezzi militari nel sud della Bielorussia, in prossimità del confine con l'Ucraina. Lo riporta il sito della Bbc.
ORE 7.15 - Un incontro tra il presidente Usa Joe Biden e quello russo Vladimir Putin al momento non è in programma. Lo ha riferito nella notte la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, spiegando che gli Usa non "chiuderanno mai completamente la porta alla diplomazia", ma che è necessario un cambiamento di atteggiamento da parte della Russia. I dettagli di un eventuale incontro tra i due presidenti, ha detto Psaki, avrebbero dovuto essere discussi tra i capi delle due diplomazie, il segretario di Stato Antony Blinken e il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, che avrebbero dovuto incontrarsi giovedì, ma il loro colloquio è stato cancellato. "Il meeting si sarebbe tenuto "solo se la Russia non avesse invaso l'Ucraina", ha spiegato Blinken, sottolineando che "l'invasione sta iniziando e la Russia ha chiarito il proprio totale rifiuto della diplomazia".