ORE 18.10 - La risposta del presidente americano Joe Biden alla crisi ucraina va inquadrata "nel crescente isolazionismo" dell'opinione pubblica americana, 'l'Afghanistan ha fatto scuola", gli americani non vogliono il coinvolgimento di alcun soldato in questa vicenda. E' quanto spiega all'Adnkronos l'americanista Massimo Teodori. "Biden è costretto a fare delle mosse che siano accettate dal contesto in cui è agisce - sottolinea lo storico- Nell'opinione pubblica americana c'è il nettissimo orientamento a non immischiarsi più in guerre o conflitti al di fuori proprio paese, il sentimento dell'isolazionismo è molto cresciuto ed aumentato con l'Afghanistan". Anche il Consiglio nazionale di sicurezza "non vuole mandare un solo uomo in Ucraina, inviando solo rifornimenti di armi", non vuole che le truppe Nato "facciano un passo in più" oltre il confine della Polonia. "Biden ne deve tenere conto, non facendo alcuna mossa di carattere militare, ma puntando tutto su misure economiche e finanziarie" come le sanzioni.
ORE 18.08 - L'ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzya, contro il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres. "Con nostro rammarico, il segretario generale delle Nazioni Unite ha rilasciato diverse dichiarazioni su ciò che sta accadendo nell'est dell'Ucraina, che non corrispondono al suo status e ai suoi poteri previsti dalla Carta delle Nazioni Unite", ha sottolineato il diplomatico russo.
ORE 18.05 - Una guerra su vasta scala in Ucraina sarebbe "la fine dell'ordine mondiale come lo conosciamo". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, nel suo intervento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. "Se la Russia non riceve ora una risposta severa, rapida e incisiva, significherà - ha sostenuto - il fallimento totale del sistema di sicurezza internazionale e delle istituzioni internazionali incaricate di mantenere l'ordine e la sicurezza a livello globale".
"C'è tuttavia una possibilità per la diplomazia, anche se la Russia continua la sua escalation e le provocazioni", ha proseguito. E "se le Nazioni Unite si trasformano in un attore forte e proattivo" Kuleba "confida che la Russia si fermerà".
ORE 18 - "Mosca sta sfidando principi fondamentali della nostra sicurezza, come il diritto della Nato di difendere e proteggere tutti gli alleati e il diritto di ogni nazione di scegliere il proprio cammino, questo non riguarda solo l'Ucraina e la Georgia, ma altre Paesi europei come Finlandia e Svezia devono essere liberi di scegliere". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo ad un seminario sul futuro della sicurezza con il premier olandese Mark Rutte.
ORE 17.39 - Vladimir Putin, a colloquio con Recep Tayyip Erdogan, sostiene che la decisione di riconoscere le autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk sia una risposta alla "aggressione" ucraina nella regione del Donbass. Durante la conversazione telefonica con il leader turco, il presidente russo - ha fatto sapere il Cremlino - "ha sottolineato la necessità oggettiva della decisione presa" riguardo Donetsk e Luhansk "di fronte all'aggressione delle autorità ucraine nel Donbass e il loro rifiuto categorico a rispettare gli Accordi di Minsk".
Ieri Erdogan aveva bollato come "inaccettabile" la decisione della Russia.
ORE 17.33 - L'Onu deve "usare tutti i mezzi disponibili per proteggere l'Ucraina" e "spegnere il fuoco in Europa". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, intervendo davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
"Azioni rapide e risolute da parte delle Nazioni Unite possono far rivendicare all'organizzazione il ruolo di leader in questo momento storico e buio", ha proseguito il capo della diplomazia di Kiev, insistendo sulla necessità che la Russia ritiri immediatamente le forze dall'Ucraina.
"Noi ucraini vogliamo la pace e vogliamo risolvere tutte le questioni attraverso la diplomazia - ha aggiunto Kuleba - Siamo pronti per tutti i possibili scenari e pronti a proteggere la nostra terra e il nostro popolo se la Russia attacca. L'Ucraina non esiterà ad esercitare il suo diritto all'autodifesa".
ORE 17.22 - "C'è molto in gioco nella crisi di oggi, il rischio di conflitto è reale. La Russia sta usando la forza e gli ultimatum non solo per ridisegnare i confini in Europa, ma per cercare di riscrivere l'intera architettura di sicurezza globale". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, nel corso di un seminario sul futuro della sicurezza con il premier olandese Mark Rutte.
ORE 17.21 - "Siamo fortemente preoccupati per il precipitare della situazione in Ucraina e per le conseguenze che potrebbero derivare dallo scoppio di una guerra ai confini dell’Europa e ricadere sul sistema economico italiano sotto forma di ulteriori rialzi del prezzo - già insostenibile - dell’energia e dell’inflazione. Forza Italia mette in campo la sua autorevolezza e le sue relazioni internazionali - in seno soprattutto al Ppe - per favorire una soluzione pacifica". Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota diffusa al termine del vertice ad Arcore con lo stato maggiore di Fi, ovvero il coordinatore nazionale Tajani, i capigruppo Bernini e Barelli, i ministri azzurri Carfagna Gelmini e Brunetta.
ore 17.18 - Un altro soldato ucraino è rimasto ucciso in un bombardamento nell'est dell'Ucraina. Lo hanno reso noto le forze armate di Kiev. Un altro militare è rimasto ferito. Non ci sono indicazioni precise sul luogo dei fatti denunciati.
Nelle scorse ore Kiev aveva denunciato la morte di un soldato e il ferimento di altri sei a causa di una serie di attacchi di artiglieria da parte delle milizie separatiste nella regione del Donbass.
ORE 17.13 - Rispetto alle sanzioni occorre "gradualità e selettività, è giusto non sottovalutare il loro impatto" sull'economia italiana, ma dal 2014 "chi ha subito le conseguenze maggiori è la Russia", visto che l'Europa "è il primo partner di Mosca". Lo ha affermato Piero Fassino, del Pd, presidente della commissione Esteri della Camera, intervenendo dopo l'informativa del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, sulla crisi ucraina. Occorrono, ha aggiunto l'esponente Dem "fermezza e dialogo" che "non sono alternative" e "coesione e responsabilità" da parte del mondo politico.
ORE 17.12 - "E' una strana idea di diplomazia". Il ministero degli Esteri russo ha bollato così le dichiarazioni di Luigi Di Maio nel corso dell'informativa di questa mattina al Senato, durante la quale, parlando della possibile missione a Mosca di Mario Draghi, ha detto che potranno esserci incontri bilaterali con i vertici russi fino a che non ci sarà un allentamento della tensione. La diplomazia, ha affermato il ministero degli Esteri citato dalla Tass, "è stata creata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala. I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia in modo professionale", si legge nella dichiarazione.
ORE 16.58 - Il Consiglio Ue ha adottato formalmente le sanzioni nei confronti della Russia, decise in seguito al riconoscimento delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk. Tra i sanzionati figurano 351 deputati della Duma, che il 15 febbraio hanno votato a favore dell'appello al presidente Vladimir Putin perché riconoscesse le due autoproclamate repubbliche.
ORE 16.57 - Joe Biden è pronto ad autorizzare le sanzioni contro la compagnia che ha costruito il gasdotto Nord Stream 2, dopo che lo scorso maggio le aveva sospese per non creare attriti con la Germania. Secondo quanto riportano fonti dell'amministrazione, la mossa, che dovrebbe essere annunciata oggi stesso, rientra nelle misure punitive che gli Stati Uniti intendono adottare nei confronti della Russia dopo che Vladimir Putin ha riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche separatiste ucraine.