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ORE 11.57 - Il musicista e cantante russo Andrei Makarevich, che ha più volte sostenuto l'Ucraina, ha detto che Putin è peggio di Hitler ed ha invitato i russi a riflettere sulla fine che fece il Terzo Reich. "Coloro che non si sono ancora resi conto che siamo già nel Quarto Reich, dovrebbero ricordare subito cosa è successo al terzo", ha scritto il musicista.
ORE 11.51 - ''Personalmente, penso che l'Olocausto non debba essere paragonato ad altro''. Lo ha detto il primo ministro israeliano Naftali Bennett intervenendo a una conferenza organizzata da Ynet e commentando l'intervento di ieri in collegamento video alla Knesset del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
ORE 11.45 - "Preservare" l'ex Unione Sovietica avrebbe consentito di evitare "qualsiasi conflitto armato nel mondo". A dirsene convinto è stato il presidente bielorusso, Alexandr Lukashenko. "Sono nato in questo Paese e ne sono un devoto". Lukashenko ha ribadito che per lui, come "per il mondo intero, la caduta dell'Unione Sovietica è stata una tragedia". "Se l'Unione Sovietica fosse sopravvissuta fino ad oggi - ha affermato durante un'intervista all'emittente giapponese TBS - non ci sarebbero conflitti nel mondo". Inoltre, ha affermato, il presidente russo Vladimir Putin è "assennato" e "più in forma che mai". "Non solo ci siamo incontrati come capi di stato, ma manteniamo una relazione amichevole".
ORE 11.41 - La Russia sta cercando di ridurre alla fame la città assediata ucraina di Mariupol per costringerla alla resa. E' l'accusa di Dmytro Gurin, parlamentare ucraino originario di Mariupol, dove - riporta la Bbc - resterebbero intrappolate circa 300.000 persone. "I russi non aprono corridoi umanitari, non consentono l'arrivo in città di convogli umanitari - ha affermato dopo che gli ucraini hanno rifiutato un ultimatum russo perché la resa non è un'opzione - Ora vediamo chiaramente che l'obiettivo dei russi è iniziare a (creare) fame" a Mariupol e "se la città non si arrenderà, e non lo farà, non consentiranno alle persone di lasciarla, non consentiranno l'ingresso di convogli umanitari".
ORE 11.39 - "L'Organizzazione mondiale della sanità ha verificato ieri 6 ulteriori segnalazioni di attacchi all'assistenza sanitaria in Ucraina". Al 20 marzo, salgono dunque a 52 gli episodi confermati, "52 in 25 giorni" di conflitto. A dare l'ultimo aggiornamento è l'Oms Ucraina via Twitter, rilanciata dall'Ufficio regionale europeo dell'agenzia Onu per la salute.
ORE 11.29 - La città di Mariupol ''cadrà in meno di una settimana'' in mano alle forze russe e alle milizie popolari del Donbass. Lo ha detto il leader delle milizie separatiste filo-russe del Donetsk Denis Pushilin citato dall'agenzia di stampa Interfax.
ORE 11.13 - Il tycoon russo Gennady Timchenko, sanzionato già nel 2014 dagli Stati Uniti e, a fine febbraio, dalla Gran Bretagna e poi anche dall'Unione europea, si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Novatek, la compagnia per la produzione di gas di cui possiede il 23,49 per cento, attraverso il Volga Group, rende noto l'agenzia russa Tass. Timchenko negli Stati Uniti era stato sanzionato come uno dei fondatori della società Gunvor, "una delle principali compagnie indipendenti per il commercio di materie prime coinvolta nei mercati del petrolio e dell'energia".
ORE 11.06 - Ammonterebbero a circa 15mila le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
ORE 10.56 - C'è il rischio di una ''crisi alimentare su scala globale'' causata dalla guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura francese Julien Denormandie prima della riunione a Bruxelles dei ministri dell'Unione europea sull'agricoltura.
ORE 10.52 - Sono ''bugie'' quelle che attribuiscono alla Russia il tentativo di impedire ai civili di lasciare le città assediate tramite corridoi umanitari. Al contrario, ''sono i nazionalisti ucraini che stanno impedendo l'evacuazione dei civili''. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov nel corso di una conferenza stampa, durante la quale ha accusato i nazionalisti ucraini di ''riorganizzarsi per attaccarci durante le tregue umanitarie''. Ecco perché ''la Russia non si impegnerà in un cessate il fuoco''.