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Ucraina-Russia, Lavrov: "Pace dovrà basarsi su nuovo ordine mondiale"

Per il ministro degli Esteri russo, oggi ad Ankara, in futuro non ci sarà un'unica "potenza egemone". Cavusoglu: "Guerra finisca al più presto possibile con negoziati"

Fotogramma /Ipa
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07 aprile 2023 | 13.23
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Una pace in Ucraina dovrà basarsi su un "nuovo ordine mondiale", dove non vi sarà un'unica "potenza egemone". Lo ha detto ad Ankara il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dopo l'incontro con il collega turco Mevlut Cavusoglu. "Ogni negoziato deve tenere conto degli interessi e le preoccupazioni russe. Deve trattarsi dei principi sui quali verrà basato il nuovo ordine mondiale", ha detto Lavrov, spiegando che Mosca respinge "un ordine mondiale unipolare guidato da una potenza egemone".

La guerra in Ucraina dovrebbe finire al più presto possibile attraverso negoziati, ha quindi ribadito il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu dopo l'incontro ad Ankara con il collega russo. La Turchia è pronta a dare il suo sostegno a questo fine, ha sottolineato Cavusoglu, citato da Cnn turk.

L'ACCORDO SUL GRANO - La Russia potrebbe non estendere ulteriormente l'accordo sui corridoi del grano nel mar Nero se non potranno riprendere le esportazioni di grano e fertilizzanti russi, ha avvertito il ministro degli Esteri russo, nella conferenza stampa assieme al collega turco. Mosca porrà "in questione" la necessità dell'accordo, ha detto Lavrov, accusando i Paesi occidentali di non aver ridotto le restrizioni imposte alle esportazioni di beni agricoli e fertilizzanti russi. Se rimarranno questi ostacoli, ha proseguito Lavrov riferendosi all'esclusione della Russia dal sistema di pagamento internazionale Switf e le assicurazioni sul commercio, allora Mosca agirà al di fuori dell'accordo sul grano. L'Europa potrà allora far passare le esportazioni ucraine via terra, ha proseguito il capo della diplomazia russa, suggerendo che Mosca proseguirà le sue esportazioni via Qatar e Turchia, e verso i Paesi africani. Secondo Lavrov sono i mercati europei che si prendono la "parte del leone" delle esportazioni alimentari ucraine.

Le parole di Lavrov arrivano dopo che l'accordo sui corridoi del grano, in vigore dallo scorso luglio, è stato rinnovato tre settimane fa per altri due mesi. La Turchia è fra i principali promotori e garanti dell'accordo. Cavusoglu ha oggi detto di essere consapevole degli ostacoli all'export russo, aggiungendo che Ankara è pronta a sostenere negoziati per un'ulteriore estensione dell'accordo. Da quando sono iniziati i corridoi del grano, ha sottolineato, ben 866 navi con a bordo quasi 27 milioni di tonnellate di cereali sono salpate da tre porti ucraini, contribuendo alla stabilità dei prezzi agricoli a livello mondiale. L'accordo ha permesso la ripresa delle esportazioni via mar Nero di grano ucraino, inizialmente bloccate dall'invasione russa del 24 febbraio 2022.


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