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Russia contro Corte penale internazionale: "Non ha giurisdizione qui"

Mosca ha condannato i mandati di cattura emessi contro due comandanti delle Forze Armate russe per il loro coinvolgimento nella campagna militare contro infrastrutture civili dell'energia in Ucraina

Il Cremlino (Afp)
Il Cremlino (Afp)
06 marzo 2024 | 10.08
LETTURA: 3 minuti

Le autorità di Mosca hanno condannato i mandati di cattura emessi contro due comandanti delle Forze Armate russe dalla Corte penale internazionale, che - secondo Mosca - "non è competente" a decidere dato che il Paese non è firmatario dello Statuto di Roma.

Mosca "non è nello Statuto", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, e "non lo riconosce", motivo per cui il governo "tratterà queste decisioni in conseguenza", scrive la Tass. "Non si tratta della prima decisione che la Corte adotta nei confronti della Russia", ha continuato, ricordando che esiste un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria presidenziale per i Diritti del Bambino in Russia, Maria Lvova-Belova.

Il Tribunale ha emesso mandati di cattura internazionali contro due comandanti delle forze armate russe - il generale Sergei Ivanovich Kobylash e l'ammiraglio Viktor Kinolayevich Sokolov - per il loro coinvolgimento nella campagna militare dell'inverno 2022-23 contro le infrastrutture civili dell'energia in Ucraina.

Abbattuto drone su Belgorod

Sul fronte della cronaca, la Russia ha abbattuto un altro drone ucraino sopra la regione di Belgorod. Lo ha riferito il governatore Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. "Nella regione di Belgorod, il sistema di difesa aerea ha abbattuto un Uav di tipo aereo nell'area del villaggio di Blizhnoe. I servizi operativi stanno chiarendo le informazioni sulle conseguenze". Secondo i dati preliminari, non ci sono state vittime né danni, ha aggiunto il governatore.

Nella regione di Kursk l'attacco di un drone ucraino ha causato un incendio in un magazzino di carburanti e lubrificanti. Lo ha riferito su Telegram il governatore Roman Starovoit, aggiungendo che "non ci sono vittime" e che sul posto sono al lavoro i servizi di emergenza.

Kirby: "Non manderemo soldati americani a combattere"

Gli Stati Uniti non invieranno truppe a combattere in Ucraina. Lo ha detto il coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby, commentando l'appello del presidente francese Emmanuel Macron agli alleati a non essere codardi. "Macron ha certamente tutto il diritto e la capacità di parlare per sé stesso e di esprimere le proprie opinioni. Tutto quello che posso fare è parlare per il presidente Biden, comandante in capo", ha aggiunto. "È stato molto chiaro fin dall'inizio di questa guerra. Non ci saranno truppe americane sul campo a combattere in Ucraina".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non chiede agli alleati di inviare truppe in Ucraina, ha sottolineato Kirby. "Il presidente Zelensky non chiede questo. Chiede solo gli strumenti. Non ha mai chiesto che truppe straniere combattessero per il suo Paese. Lui e le sue truppe vogliono farlo, ma hanno bisogno degli strumenti per farlo".

L'ultimo bilancio

Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia ha perso 420.270 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Questo numero include 1.250 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.

Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.678 carri armati, 12.728 veicoli corazzati da combattimento, 13.479 veicoli e serbatoi di carburante, 10.308 sistemi di artiglieria, 1.008 sistemi di razzi a lancio multiplo, 701 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 7.921 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino.

Intelligence Gb: "Tre navi russe affondate in 5 settimane"

Il pattugliatore Sergei Kutov è la terza nave da guerra russa affondata dagli ucraini in cinque settimane. Lo evidenzia il bollettino giornaliero dell'intelligence militare britannica, sottolineando che "l'Ucraina continua a limitare la libertà di manovra della marina russa nel Mar Nero".

Entrata nella Flotta del Mar Nero nel luglio 2022, la Kotov era già stata colpita da droni ucraini nel luglio e il settembre 2023, riportando danni minori e tornando poco dopo in servizio. Ieri è stata affondata con droni marittimi Magura V5, gli stessi utilizzati il 14 febbraio per affondare la nave da sbarco russa Caesar Kunikov. "E' probabilmente a causa delle perdite della Flotta del Mar Nero che il 15 febbraio il suo comandante, Viktor Solokov, è stato destituito", sottolinea il bollettino.

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