Filorussi accusano Kiev di aver distrutto il ponte di Chongar con missili britannici Storm Shadow. Liberati 14 centri abitati nel Luhansk
Le agenzie di intelligence ucraine hanno ricevuto informazioni che dimostrano come la Russia stia considerando di compiere un attacco "terroristico" contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia che comporterebbe il rilascio di radiazioni. A dichiararlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in una dichiarazione video su Telegram. Kiev sta condividendo le informazioni di intelligence con tutti i suoi partner internazionali, ha aggiunto.
"Questa è un'altra bugia" ha dichiarato da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando durante un punto stampa le dichiarazioni diZelensky.
Kiev rivendica altri passi avanti nella controffensiva contro gli invasori russi. "Abbiamo de-occupato 14 insediamenti. Si tratta del 5-7% dell'intero territorio del Luhansk, compresa l'area occupata nel 2014. Ma speriamo di poter de-occupare l'intera regione il più presto possibile, per far tornare la vita, i nostri cittadini", ha detto Artem Lysohor, capo dell'amministrazione militare di Luhansk, in un post su Telegram citato da Ukrinform. Lysohor ha sottolineato che l'oblast misura 26.700 km2, di cui 1400-1900 km2 sono già stati liberati.
Intanto, secondo quanto riferito dalle autorità filorusse, le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco missilistico contro il ponte Chongar, che collega la regione di Kherson e la Crimea. Non sono state segnalate vittime. Il ponte potrebbe essere stato colpito dai missili Storm Shadow, che la Gran Bretagna ha confermato di aver fornito a Ucraina il mese scorso. "Gli artificieri stanno effettuando un esame per valutare il tipo di munizioni usato. Le autorità hanno iniziato a ispezionare la carreggiata", ha detto il leader filorusso Sergei Aksyonov.
Una serie di foto e video che circolano su Telegram mostrano l'infrastruttura deserta e parzialmente danneggiata, con un enorme cratere e detriti che ricoprono il manto stradale. Tutto il traffico dalla Russia ora deve passare per Armiansk o per il ponte di Kerch, che Kiev ha fatto saltare in aria l'anno scorso.
Conosciuto come "la porta della Crimea", il ponte Chongar è uno dei pochi ponti che collegano la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, con la terraferma. L'Ucraina è determinata a riconquistare la penisola e uno degli obiettivi chiave della sua controffensiva lanciata di recente è isolare lì le truppe russe.
L'uso di missili Shadow, che hanno una portata di "oltre 250 km", secondo il suo produttore, il gruppo europeo di armamenti MBDA, rischia di portare a un’escalation del conflitto. Proprio questa settimana, Sergei Shoigu, ministro della Difesa russo, ha dichiarato che il potenziale utilizzo di missili Himar e Storm Shadow contro obiettivi in Crimea segnerebbe il "pieno coinvolgimento dell'Occidente nel conflitto e comporterebbe attacchi immediati ai centri decisionali in territorio ucraino". A rischio dunque potrebbero essere gli uffici dell'amministrazione presidenziale ucraina e dell'intelligence.
Almeno otto esplosioni si sono verificate oggi a Melitopol. Lo scrive su Telegram Ivan Fedorov, sindaco in esilio della città occupata dai russi. "Gli occupanti hanno chiaramente avuto una brutta mattina in molti degli insediamenti ancora occupati. Basi nemiche, strade logistiche e vie di fuga per il nemico sono stati distrutti. Ci sono state otto esplosioni a Melitopol, la più forte delle quali nel nord della città, dove il nemico ha concentrato il suo equipaggiamento", afferma Fedorov, citato da Ukrainska Pravda.
Il sindaco ha aggiunto che "qualcosa è accaduto" al deposito medico e gli impianti del gas a Yakymivka, che i russi hanno trasformato in una base militare. Secondo Fedorov i russi sono in preda al panico e e non lasciano uscire i civili da Melitopol. Le dichiarazioni di Fedorov sono arrivate dopo che è stato distrutto il ponte di Chonhar.
"Le forze armate ucraine hanno subito perdite significative negli ultimi 16 giorni di ostilità. Il nemico si sta attualmente riorganizzando, ha affermato oggi Shoigu in una riunione operativa con i membri permanenti del Consiglio di sicurezza. Il ministro della Difesa russo ha poi aggiunto che entro la fine di giugno saranno formati un esercito di riserva e un corpo d'armata, che riceveranno più di 3mila unità di equipaggiamento militare. "Entro la fine di giugno completeremo la formazione di una riserva dell'esercito e in un futuro molto prossimo completeremo la formazione di un corpo d'armata", ha detto durante una riunione del Consiglio di sicurezza russo presieduta dal presidente Vladimir Putin.
Il Consiglio Europeo "condanna con la massima fermezza la distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka, con devastanti ripercussioni umanitarie, ecologiche, agricole ed economiche e i rischi che comporta per la sicurezza e la protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. La distruzione di infrastrutture civili si qualifica come crimine di guerra". Lo riporta la prima bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo che si riunirà a Bruxelles il 29 e 30 giugno. L'Unione Europea e i suoi Stati membri "sono pronti a fornire ulteriore sostegno all'Ucraina, oltre all'assistenza di emergenza per le operazioni di soccorso fornite tramite il meccanismo Ue di Protezione civile".