Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo torna a minacciare l'uso dell'atomica se Kiev conquistasse parte del territorio russo: "Non ci sarebbe altra opzione”
La Russia potrebbe essere costretta a usare un'arma nucleare se la controffensiva dell'Ucraina dovesse avere successo. Lo ha detto Dmitry Medvedev. “Immagina solo che l'offensiva... in tandem con la Nato abbia avuto successo e si sia conclusa con la sottrazione di parte della nostra terra. I quel caso dovremmo usare armi nucleari in virtù delle disposizioni del decreto presidenziale russo", ha precisato su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo.
“Semplicemente non ci sarebbe altra opzione”, ha aggiunto l'ex presidente russo, sottolineando che "i nostri nemici dovrebbero pregare per il successo dei nostri guerrieri, che stanno facendo in modo che non si inneschi un incendio nucleare globale".
Sul fronte diplomatico la Russia continuerà tuttavia a negoziare una soluzione pacifica della crisi in Ucraina con la Cina, il Brasile e i partner africani. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo, come riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. Nel summit Russia-Africa che si è svolto la scorsa settimana a San Pietroburgo, molti leader africani hanno chiesto al presidente russo Vladimir Putin di mettere fine alla guerra in Ucraina. Lui ha risposto che ''studierà attentamente'' la proposta di pace africana per la fine del conflitto, nei confronti della quale ha espresso ''rispetto''.
Intanto, all'inizio di agosto, si terrà a Gedda, in Arabia Saudita, un incontro voluto da Riad per discutere le prospettive di pace per l'Ucraina. Evento al quale la Russia non è stata invitata.