Il presidente francese a Kiev: "Sul suo suolo è in gioco la sicurezza del continente europeo"
"L'Europa è al fianco dell'Ucraina e resterà al suo fianco fino a quando sarà necessario e fino alla vittoria". Ad affermarlo è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron nel corso della conferenza stampa a Kiev con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e Italia, Germania e Romania. "Con la nostra presenza esprimiamo il saluto fraterno dei popoli europei a un popolo libero e sovrano il cui eroismo di fronte all'aggressione della Russia merita ammirazione, rispetto e necessita un chiaro sostegno. Potete contare sul nostro sostegno", dice.
Il leader francese ribadisce quindi che "l'Ucraina fa parte della famiglia europea. Di fronte a questa guerra il sostegno degli europei si è imposto come un'evidenza". Questa guerra, aggiunge Macron, "cambierà la storia dell'Europa. Saremo al fianco dell'Ucraina per accompagnarla in questa prospettiva". Da domani, sottolinea, "la Commissione Ue porrà le basi per la discussione e delle decisioni importanti saranno prese. Sosteniamo lo status di candidato immediato dell'adesione dell'Ucraina all'Ue".
"Siamo e resteremo al fianco dell'Ucraina per difendere la sua sovranità", sottolinea Macron. Sin dall'inizio della guerra l'Europa "ha scelto il suo campo quello di un'Ucraina libera e sovrana, quello del rispetto del diritto internazionale e della difesa dei principi inseriti nello Statuto delle Nazioni Unite che la Russia ha scelto in modo deliberato, premeditato, ingiustificato di violare", sottolinea il presidente francese. "Questa scelta della guerra, del caos, dell'aggressione di un paese sovrano non lo accettiamo e non lo accetteremo mai", aggiunge Macron.
"Lo abbiamo detto in modo molto chiaro. Siamo qui per sostenere il popolo ucraino. La posizione dell'Ue è chiara come lo dimostra il sostegno all'Ucraina e le sanzioni, mai così importanti, prese nei confronti della Russia", sottolinea il presidente della Repubblica francese, ricordando che i sei pacchetti di sanzioni finora decisi dall'Ue, "hanno un obiettivo: aiutare l'Ucraina a vincere, preservare l'integrità territoriale del Paese e porre fine a questa guerra. C'è un limite: nessuno di noi ha mai fatto la guerra al popolo russo. Non abbiamo deciso di iniziare un conflitto mondiale".
In questo quadro, sottolinea, "con il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin ci sono stati degli scambi, in piena trasparenza, anche su richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per far progredire le discussioni quando era ancora possibile". Ad un certo momento, aggiunge, "sarà necessario che questo conflitto si concluda ma come ho sempre detto le modalità saranno decise solo dall'Ucraina e dai suoi rappresentanti. La Germania come la Francia non saranno mai in condizione di negoziare al posto dell'Ucraina e quindi di dare delle concessioni".
Macron chiede quindi "solennemente alla Russia di accettare che le Nazioni Unite organizzino le esportazioni di cereali e questo necessità di levare il blocco russo e di dare tutte le garanzie di sicurezza".
Macron ha poi annunciato che la Francia consegnerà "sei Caesar aggiuntivi" all'Ucraina "nelle prossime settimane". Ad affermarlo, secondo quanto riferiscono i media francesi, è il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron a margine del suo incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a Kiev. "Al di la dei 12 Caesar già consegnati, ho preso la decisione di fornire altri Caesar".
Inoltre "ha deciso la fornitura prossima di un laboratorio mobile di analisi Dna". "Rafforzeremo le nostre azioni in modo che i crimini di guerra commessi in Ucraina non restino impuniti e affinché il diritto e la giustizia internazionale possano prevalere", sottolinea Macron. Rapidamente, aggiunge, "la Francia ha mandato una squadra di specialisti sui luoghi dei massacri per contribuire alla raccolta di prova e permettere alla giustizia di andare avanti".
In questo senso, sottolinea Macron, la Francia consegnerà all'Ucraina "un laboratorio mobile per fare analisi Dna che porterà un aiuto importante in questo difficile lavoro e per lottare contro ogni forma di impunità". "Altri paesi europei si stanno mobilitando per proseguire questo lavoro indispensabile e sostenere gli sforzi della Corte penale internazionale per fare luce sulle atrocità imperdonabile commesse in Ucraina", sottolinea il presidente francese.