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Bielorussia: "Nato vuole attaccarci: accordo con Russia, truppe insieme"

Ma Mosca frena: "Truppe Bielorussia? Non servono per operazione speciale". Ue: "Lukashenko non prenda parte a brutale aggressione russa"

(Afp)
(Afp)
10 ottobre 2022 | 11.43
LETTURA: 2 minuti

La Bielorussia teme un attacco della Nato e avvia manovre per lo schieramento di ''un gruppo regionale congiunto di truppe'', d'accordo con la Russia, al confine con l'Ucraina su decisione del presidente russo Vladimir Putin e di quello bielorusso Alexander Lukashenko. "In relazione all'aggravamento della situazione ai confini occidentali dello Stato dell'Unione, abbiamo deciso di schierare un raggruppamento regionale della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia'', ha dichiarato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, citato dalla Ria Novosti, in una giornata caratterizzata da incontri con i vertici militari.

"La base, l'ho sempre detto, di questo raggruppamento è l'esercito, le forze armate della Repubblica di Bielorussia. Devo informarvi che la formazione di questo raggruppamento è iniziata", ha aggiunto.

Lukashenko ha denunciato che la Nato e altri Paesi europei stanno valutando la possibilità di lanciare un'aggressione contro la Bielorussia. "In Occidente c'è la convinzione diffusa che l'esercito bielorusso parteciperà in modo diretto all'operazione militare speciale sul territorio dell'Ucraina. Dopo aver creduto a queste teorie, la leadership politico-militare dell'Alleanza Atlantica e un certo numero di Paesi europei sta già valutando apertamente le opzioni per una possibile aggressione contro il nostro Paese, fino a un attacco nucleare", ha accusato il presidente bielorusso.

MOSCA: "TRUPPE BIELORUSSIA NON SERVONO" - "Non c'è bisogno" che truppe bielorusse partecipino all'operazione militare speciale russa in Ucraina. Lo ha detto alla Ria Novosti il presidente della commissione Difesa della Duma, Andrei Kartapolov, dopo l'annuncio di Lukashenko.

Kartapolov ha spiegato che il dispiegamento di forze congiunte è principalmente una risposta alle azioni della Polonia, che ha iniziato a schierare formazioni al confine con la Bielorussia. "Il dispiegamento ha lo scopo di alleviare le preoccupazioni di Alexander Grigoryevich (Lukashenko) e dei nostri fratelli bielorussi - ha dichiarato . Naturalmente, non possiamo rimanere indifferenti... Non si tratta di un nuovo raggruppamento, è previsto nel quadro dell'unione statale".

E poi ha ancora chiarito: "È stata semplicemente presa la decisione, su richiesta del presidente bielorusso, di schierare questo gruppo. È troppo presto per dire in che misura. La decisione sarà presa dagli Stati maggiori dei nostri Paesi".

UE: "LUKASHENKO NON PRENDA PARTE A BRUTALE AGGRESSIONE RUSSA" - Alexander Lukashenko non permetta che il suo territorio venga usato come "piattaforma di lancio per missili contro l'Ucraina" e "non prenda parte alla brutale aggressione portata avanti dalla Russia" ha affermato Peter Stano, portavoce di Josep Borrell, Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue. Gli attacchi della Russia contro i civili in Ucraina si configurano come "crimini di guerra" di cui i responsabili "dovranno rendere conto", ha commentato Borrell.

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