La vittima è Rostislav Zhuravlev dell'agenzia di stampa Ria Novosti. Russia: "Ucciso da bomba a grappolo". Deutsche Welle: "Operatore ferito da bombe a grappolo russe"
Sarebbero state usate bombe a grappolo nell'attacco costato la vita al giornalista della Ria Novosti Rostislav Zhuravlev nella regione di Zaporizhzhia. Lo sostengono l'agenzia di stampa Ria Novosti e Vladimir Dzhabarov, primo vicepresidente del Comitato internazionale del Consiglio della Federazione, che ritiene gli Stati Uniti ''direttamente responsabili'' dell'uccisione del reporter e del ferimento di altri quattro. "Lo stato di salute degli altri giornalisti è moderato, stabile, non c'è pericolo di vita, vengono loro fornite tutte le cure mediche necessarie", ha detto il ministero della Difesa russo.
"Il 22 luglio 2023, verso le 12, unità delle Forze armate ucraine hanno lanciato un attacco di artiglieria contro un gruppo di giornalisti del Centro informazioni Izvestia e dell'agenzia di stampa Ria Novosti, che stavano lavorando sugli attacchi di artiglieria delle Forze armate ucraine con munizioni a grappolo degli insediamenti nella regione di Zaporizhzhia", afferma la nota del ministero.
"Oggi, a seguito del bombardamento di un'auto civile partita dalla città di Vasilyevka, nella regione di Zaporizhzhia, e diretta al villaggio di Vladimirovka, è stato ucciso il corrispondente di guerra della Ria Novosti Rostislav Zhuravlev'', ha scritto su Telegram Yevgeny Balitsky, capo ad interim della regione di Zaporizhzhia.
"Durante l'evacuazione, Rostislav Zhuravlev, un giornalista dell'agenzia di stampa Ria Novosti, è morto per le ferite riportate a seguito dell'esplosione di una bomba a grappolo", ha detto l'agenzia per la quale lavorava.
Nello stesso attacco è rimasto ferito anche il fotoreporter della Ria Novosti Konstantin Mikhalchevsky. "Il corrispondente di Izvestia Roman Polshakov e il cameraman Dmitry Shikov sono stati feriti il 22 luglio nella zona di un'operazione militare speciale durante i bombardamenti da parte di militanti ucraini. Il giornalista ha riportato una gamba rotta, ferite da schegge alla gamba, all'addome e alla schiena. Il cameraman aveva ferite da schegge e una frattura delle ossa dell'anca", ha riferito Ren Tv.
"I colpevoli del brutale massacro del giornalista russo Rostislav Zhuravlev riceveranno la punizione che meritano e anche i fornitori di munizioni a grappolo a Kiev condivideranno la stessa responsabilità", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Tutto indica che l'attacco al gruppo di giornalisti nella regione di Zaporizhzhia non sia avvenuto per caso, ha aggiunto Zakharova, dicendosi consapevole del fatto che gli "organismi internazionali preferirebbero chiudere un occhio sull'odioso crimine contro i giornalisti russi".
Un altro operatore, dell'emittente televisiva tedesca Deutsche Welle, Yevgen Shilko, è rimasto ferito da munizioni a grappolo russe durante il bombardamento della città di Druzhkivka, nel distretto di Kramatorsk, nel Donetsk. Lo riporta l'emittente tedesca su Telegram.
"Un soldato ucraino è stato ucciso durante l'attacco, molti altri sono rimasti gravemente feriti. Yevgeny Shilk è stato portato in ospedale, le sue condizioni sono stabili", si legge nel messaggio. La città di Druzhkivka, la cui popolazione è di circa 50.000 persone, si trova a 23 chilometri dalla linea del fronte.
Intanto è salito a otto morti il numero delle vittime dell'attacco russo condotto contro la regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Tra le vittime anche un bambino di nove anni e sua sorella di 16 anni, colpiti a morte nel villaggio di Druzhba come spiega la polizia locale. L'ufficio del procuratore generale ucraino ha aperto un'indagine per crimini di guerra.
Sono 640 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina nelle ultime 24 ore. Lo riferisce lo Stato Maggiore dell'esercito ucraino nel suo ultimo bollettino aggiornando a 241.330 il totale dei militari russi morti dall'inizio del conflitto il 24 febbraio del 2022.
Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha denunciato che le forze armate ucraine hanno condotto un attacco con bombe a grappolo contro il villaggio di Zhuravlevka, nell'ovest. ''Nell'ultimo giorno, le forze armate dell'Ucraina hanno sparato 21 proiettili di artiglieria e tre bombe a grappolo contro il villaggio di Zhuravlevka, nella regione di Belgorod. In totale, la regione è stata colpita più di 100 volte", ha detto il governatore Gladkov su Telegram.
E' stato chiuso temporaneamente e poi riaperto il traffico sul ponte di Crimea, dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva definito un obiettivo militare legittimo perché ''porta la guerra e non la pace''. Secondo quanto si legge su Telegram, il traffico autostradale era stato sospeso ed è stato rivolto un invito a ''seguire le istruzioni degli agenti di sicurezza dei trasporti'' e a ''mantenere la calma''.
L'Ucraina avrebbe intanto tentato oggi di attaccare con droni la penisola di Crimea. Questa l'accusa del governatore della regione insediato dalla Russia, Sergei Aksyonov, secondo il quale l'attacco ha preso di mira le infrastrutture nel distretto di Krasnohvardiiske, vicino al centro della penisola. ''I soccorritori sono sul posto per verificare le possibili conseguenze'', ha detto.
Intanto Varsavia ha convocato l'ambasciatore russo in Polonia dopo che il presidente Vladimir Putin ha minacciato la Polonia e ha affermato che stava controllando il territorio in Ucraina e Bielorussia. Dopo l'arrivo di 5.000 combattenti Wagner in Bielorussia a seguito del loro breve ammutinamento, la Polonia ha dichiarato che avrebbe spostato le truppe al confine.
Putin ha reagito in modo aggressivo, dicendo che la Polonia stava per occupare le parti occidentali dell'Ucraina e stava "sognando terre bielorusse", minacciando di rispondere con la forza. "I territori occidentali dell'attuale Polonia sono un dono di Stalin ai polacchi, i nostri amici a Varsavia se ne sono dimenticati?", ha aggiunto. "Ve lo ricorderemo".
"Stalin era un criminale di guerra responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchi", ha dichiarato ieri il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. "La verità storica non è soggetta a discussione".