Presto gli Stati Uniti non saranno più in grado di mantenere la fornitura dei sistemi di difesa aerea che possono costare dai 2 ai 4 milioni di dollari ciascuno
L'Ucraina aspetta news dagli Stati Uniti per ricevere nuove armi, intanto rischia di perdere anche quelle che al momento ha. Il pacchetto da 61 miliardi di dollari è bloccato al Congresso. Il semaforo verde alla nuova fornitura è in dubbio per l'opposizione di una parte dei repubblicani al Senato. Intanto, da Washington e dintorni si profilano altri nuvoloni all'orizzonte per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Presto gli Stati Uniti non saranno più in grado di fornire armi all'Ucraina, in particolare di mantenere la fornitura dei sistemi di difesa aerea Patriot che possono costare dai 2 ai 4 milioni di dollari ciascuno, scrive il New York Times citando funzionari della Casa Bianca e del Pentagono.
I Patriot sono progettati per contrastare i missili balistici e, dal momento in cui la prima batteria è entrata nello spazio di combattimento in Ucraina, hanno rimodellato la battaglia per i cieli riuscendo a respingere gli attacchi aerei russi. I raid delle forze di Mosca si succedono giorno dopo giorno senza sostanziale soluzione di continuità. Soprattutto grazie ai sistemi di difesa forniti dall'Occidente, Kiev può cercare di limitare i danni provocati dagli attacchi, che colpiscono obiettivi civili provocando morti e feriti.
Altrettanto importante è il ruolo svolto dai Patriot nella difesa dai sofisticati bombardamenti a saturazione, scrive il New York Times. Questi assalti utilizzano una combinazione di piattaforme di lancio terrestri, marittime e aeree per inviare missili e droni verso l'Ucraina lungo varie rotte di volo, scendendo lungo diverse traiettorie con tempi di impatto coordinati destinati a sopraffare le difese di Kiev.
Inoltre il potente radar del Patriot ha una portata di oltre 93 miglia e può individuare fino a 100 obiettivi contemporaneamente, secondo un rapporto del Congressional Research Service. E' evidente che una riduzione o un'interruzione della fornitura avrebbe effetti estremamente negativi sulle capacità difensive dell'Ucraina, già impegnata a resistere in una fase estremamente complessa della guerra.
Zelensky, in uno degli ultimi messaggi, ha descritto il 2024 come 'un anno di resistenza', un ostacolo da superare per poter puntare poi alla vittoria. Come è acclarato, la controffensiva ucraina nel corso del 2023 non ha impresso al conflitto la svolta auspicata.
La guerra si protrae con poche variazioni al fronte nelle ultime settimane: lungo il fronte orientale, in particolare, la pressione russa ha portato alla 'conquista' delle macerie che una volta rientravano nel territorio della città di Marinka. Il quadro bellico pare destinato a rimanere invariato nel futuro immediato, con circa 2 mesi di inverno davanti. Gennaio, però, sarà comunque determinante per Kiev, anche e soprattutto per eventi e decisioni a migliaia di chilometri dall'Ucraina. Se il Congresso degli Stati Uniti darà il via libera al pacchetto da 61 miliardi, premiando anche il pressing dell'amministrazione del presidente Joe Biden, le prospettive per l'Ucraina cambierebbero.